Il nascondino, il gioco che conoscono tutti e a cui chiunque ha giocato almeno una volta nella vita! Ricordo ancora la paura di dover contare io alla toppa, ricordo l'ansia del farsi trovare e l'eccitazione nel trovare il nascondiglio migliore! Mi piacerebbe tornare ancora bambino e giocare di nuovo a questo magnifico gioco! Ma ovviamente non alla conta! ;)
Dove abito c'è un grande giardino, e anche voi sapete che da piccoli avere uno spazio solo per te ed i tuoi amici è come avere un regno dove voi siete i padroni, sei libero di andare ovunque, arrampicarti sugli alberi, nasconderti nelle cantine, tagliarti nascosto tra i cespugli o mezzo soffocare dietro ai cestini dell'immondizia. Ricordo di un mio amico che una volta pur di non farsi trovare si è arrampicato sopra il tetto di un casotto che si era scoperto pieno di fanghiglia, ma poco gli importava, si era piccoli e c'erano le mamme a pulire i vestiti zozzi all'inverosimile. Sorrido quando ripenso alle ginocchia verdi per l'erba sul quale mi ero appoggiato e al fatto che tutti mi superavano sempre quando dovevano scappare perchè ero troppo lento. Ancora mi tornano in mente le mitiche filastrocche per scegliere a chi sarebbe toccato contare: "macchinina rossa rossa dove vai","di chi è questo piede puzzolente", "ambarabà, ciccì, coccò", erano una più bella dell'altra e tutti i bambini le conoscevano a memoria, ogni quartiere ne aveva una versione diversa e quando a scuola si giocava nascevano quasi delle liti per decidere quale versione fosse quella vera. Chi sa se le nuove generazioni ancora ci giocano ogni tanto, o se sono troppo occupate a giocare col cellulare.

"Ambarabà, Ciccì, Coccò,
tre civette sul comò,
che facevano l'amore
con la figlia del dottore,
il dottore si arrabbiò,
Ambarabà, Ciccì, Coccò"