I giochi d'infanzia sono la domanda chiave per iniziare a conoscere una persona senza essere troppo invasivi, i giochi d'infanzia sono la chiave per parlare di se stessi senza sentirsi troppo esposti.

La catalogazione e l'allegria dell'individuo inizia col gioco, prima è solo spaesamento e voglia di seno, XD

C'era chi giocava alla guerra con i soldatini e chi giocava a fare la mamma con le bambole. Poi qualcuno iniziò a ricostruire il mondo con il i lego mentre altri continuavano a rincorrersi con biglie e macchinine.

Poi sono nati gli eroi, i supereroi e con loro i modellini di eroi in plastica e petrolio. Eroi senza identità o con un'identità da nascondere, dopotutto erano di plastica e serviva una mashera a mostrare il loro profilo migliore (quancuno ha detto fb?). E poi con quella maschera era facile sedurre la barbie di turno.

Alla fine sono arrivati i videogame, un'altro mondo, meno reale ma più intrigante, lì potevi fare tutto entro nuovi limiti. Eri un mondo alieno, space invaders e l'immigrato alieno da respingere. Gioco da reazionari, bleah, consola il fatto che RB non ha mai superato il primo livello, Chuck Norris® si, con un calcio volante.

Finalmente, e che bello, moon lander, un mondo lunare, spoglio, alieno, lì era bello allunare, allunarsi e alienarsi. Una grafica semplice, altro che bei paesaggi, ma sereno, immobile, pacifico.

Ho donato molta della mia infanzia al tentativo di allunarci, risulato parziale e ricordo dolcissimo.

Giocateci e ri-giocateci: http://www.moonlander.seb.ly/

* Avrei voluto parlare anche di pac-man ma l'imbottirsi di pillole e fuggire dai (propri) fantasmi è un gioco che faccio tutt'ora. Ogni tanto li rincorro io i fantasmi, se becco la pillola (blu) giusta, ma dura poco.