C'erano una volta una scatola di latta rossa e i suoi pastelli.
Loro vivevano nascosti al buio sperando un giorno di poter mostrare al mondo i loro magnifici colori.
Naturalmente questo era il desiderio di tutti tranne il nero. Lui tanto sarebbe comunque stato nero... quindi buio o luce... per lui non faceva alcuna differenza.

C'era una volta un quaderno dalla copertina stupenda.
Però era molto triste... la copertina era una menzogna!
Lui in realtà dentro era bianco!
Immacolato!
E disperatamente ne soffriva.

C'era una volta una bambina che amava sognare. Lei desiderava ardentemente che tutti potessero vedere i suoi sogni. Passava le ore a sfogliare grandi libri illustrati pensando "Se questi tipi dai nomi strani tipo Van Gogh, Matisse, Picasso hanno potuto disegnare i loro sogni... perché io non posso?"

C'era una volta una donna. Una madre. La madre della bambina. Lei conosceva benissimo i sogni della bambina e sapeva come realizzarli!

Fu la donna in un giorno come un altro a far incontrare la bambina, la scatola di latta rossa e il quaderno. Fu la donna a sorridere mentre imprimeva sul rullino l'incontro incantato. Fu la donna la prima testimone dei sogni della bambina.

Adesso la bambina è cresciuta, generazioni di quaderni e scatole di pastelli si sono succedute nella sua vita, ormai non disegna quasi più presa da mille cose che non sono i suoi sogni, ma ancora, in cuor suo, ricorda quell'incontro fatato e quando sa che sarà lontana da casa porta sempre con se qualche allegro colore e dei tristi fogli bianchi affinché le facciano compagnia.

PS: I pastelli nella scatola di latta furono realmente i miei primi pastelli mentre il quaderno è arrivato quando ero molto più vecchia (elementari xD)
PPS: Grazie per aver letto fin qui! Pace!