Mi appresto ad andare OffTopic da quello che è essere Ðalien, interrompendo per una manciata di minuti l'impegno che ho con tutte le missioni in sospeso.

Ieri sera mi è capitata una cosa che non riesco a definire diversamente da Illuminante.
Stavo tornando da Venezia verso Carpi poichè oggi ho (avuto) un impiantino di vite in gengiva (robbabbrutta, ve la spiegherò poi..) ma grazie al nuovo stiloso sito di Trenitalia, alla mia poca pazienza per i siti stupidi e alle simpatiche macchinette automatiche che erogani solo i biglietti dei treni che vogliono loro, mi sono ritrovato a prendere un treno che non avrebbe avuto poi coincideze per Carpi.

Ma andando con ordine..
alle 18e18 ho preso il treno da Mestre per Verona;
lì, arrivato alle 20e24 pensavo di prendere un Verona-Modena ed ero tranquillo: non credevo fosse così tardi da compromettere il mio arrivo a casetta..
Invece era decisamente tardi e le soluzioni erano due: Comprare un altro biglietto per arrivare all'una e qualcosa Modena (via Bologna) oppure conservare il mio biglietto e fermarmi a mantova alle 22e29 e sperare nell'intervento dei miei.

Ho scelto la via più umana e ho domandato a Madre se qualcuno sarebbe poi venuto a prendermi a Mantova (30-40 minuti di auto da Carpi) e dopo una giusta sfuriata mi sono assicurato un Padre in auto fuori la stazione di Mantova.

A quel punto dovevo aspettare un'ora per salirre a bordo.
Mi sposto sui binari dove ci sono dei sgabbiozzi d'attesa chiusi e un po' protetti dal fresco che iniziava a sentirsi e lì ho iniziato ad ammazzare il tempo ascoltando Caparezza e giochicciando ad Arkanoid sul mio cellularino.
Io sedevo in angolo, nel punto più remoto della saletta.

Poco più tardi entra anche un ragazzo di colore a cui non presto molta attenzione: siede al centro della sala, lui legge la sua gazzetta e io prseguo nei miei passatempi.

poi scrupolo: il treno che avevo di fronte era veramente il mio? avevano annunciato dei cambi? io non li avevo sentiti.. mi alzo. Prima cerco di vedere i cartelloni da dentro e poi esco una frazione di secondo per controllare meglio (ero senza occhiali che attualmente [18/04/2012] sono in compagnia del Dede [LoL]). Rientro e il ragazzo mi rassicura dicendomi che era proprio il treno che andava a Mantova.
Bene. Non mi ero perso nulla.

Mi son immerso di nuovo nei miei annebbiatori di realtà.

Il ragazzo allora si è avvicinato e mi chiede se potevo dare un occhio alle sue cose mentre si allontanava un attimo e così ci ho badato per un 2-3 minuti i suoi 2 zaini.

Dopo poco è tornato e con un sorriso mi ha ringraziato e io ho ricambio per poi dirigermi sul treno che nel frattempo aveva aperto le porte.

Quando mi son sentito dire da dietro "Hei Amico! Aspetta!"
Mentre mi giravo, il ragazzo stava salendo anche lui in carrozza e immediatamente mi ha offerto un Braccialetto per ringraziarmi per averlo accettato.

Subito ho declinato. Non avevo un euro in tasca e non sarei riuscito a pagarglielo, ma ha insistito e mi ha fatto capire che era un regalo.
Così ci siamo seduti vicino.

A me, da buon CCU-invasato, è subito venuta in mente questa istruzione ma non ricordavo il testo ma ero sicuro (seppur errando) che il testo dell'istruzione prevedeva un bus e non più genericamente "un mezzo pubblico" e non ricordavo nemmeno della parte "scopri i segreti della notte" quindi ho abbandonato l'idea di svolgere la missione ma il mio ragionamento è stato: CCU → trampolino per migliorare la città → trampolino per migliorare i giocatori → chissene della missione e familiarizziamo.

Insomma, in una chiaccherata di 20 minuti abbiamo parlato principalmente di lavoro, studio, passioni e progetti e tutte le difficoltà relative al compimento di piccoli traguardi quotidiani viste sia con gli occhi di un ragazzo Senegalese sia con i miei, ragazzo universitario con misere esperienze di lavoro alle spalle.

Lui ha casa in Senegal e i suoi genitori non lo hanno seguito in Italia. Vive con gli zii (se ricordo bene) e spesso sta fuori casa dei giorni per cercare di guadagnare qualcosa. È in italia da un annetto e nonostante qualche piccola difficoltà di coniugazione, se la cava piuttosto bene col parlato. Un giorno mi ha detto che tornerà in Senegal, forse tra un anno o due o forse anche più tardi perchè comunque è qui in Italia per fare su il gruzzolo da portare a casa.

In molti momenti mi son sentito una caccolina: la sua forza nell'andare avanti, nel non mollare, nel perseverare a cercare di fare su qualche moneta facendo tesoro di ogni esperienza lavorativa, anche solo vendendo occhiali o braccialetti qua e là seminando sempre curriculum alle ditte.. mentre io son uno studente che dovrebbe iniziare a preoccuparsi del lavoro, di organizzarsi un po', di non stare sempre tra le nuvole..

La cosa che però più mi ha spiazzato è che ha 2 anni in meno di me. Nel momento in cui me lo ha rivelato l'ho ammirato davvero tanto.

È stato decisamente un incontro illuminante. O come minimo grazie ad Elhadji mi sono ricordato che c'è qualcos'altro oltre al Matrix che io stesso mi metto davanti tutti i giorni, suonando quel campanelllino d'allarme che dovrebbe suonare tutte le mattine scendendo dal letto.

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Tornato a casa ero solo felice dell'incontro. Non so se questa esecuzione sia corretta e soprattutto apprezzata al 100% perchè non l'ho fata con l'idea di fare un a missione quanto più una esperienza personale e più che dei segreti della notte ho scoperto i segreti della vita di un ragazzo lavoratore in trasferta, ma l'ho trovata così bella da volerla condividere qui sopra. :)

Ps: come si vede dalle immagini, ci simao scambiati i contatti su facebook e spero di continuare a tenermi in contatto con Elhadji! :D