Iconografia essenziale
by Sabrina Campagna
quasi 13 anni fa
Trova sul web un'immagine del gioco più importante della tua infanzia.
“Quando il gioco apriva la mente...e sviluppava l'immaginazione e la manualità...”
Questo fazzoletto non è proprio esattamente quello che volevo rappresentare. Il mio era tutto marrone, aveva le dimensioni di un fazzoletto da taschino ed era costellato di piccoli pois bianchi. E non era da solo. Mai. Era sempre accompagnato da una spilla da balia, di quelle povere e semplici ma utilissime.
E a me, effettivamente, questi due oggetti erano di grande utilità; potrei quasi dire che per un periodo fossero diventati i migliori amici della mia voglia di divertirmi e creare, libera da schemi sovraimposti.
Perché quando sei bambino nessuno può importi nulla. Forse ora sì, ma prima no. Ci si divertiva con poco, non servivano quei giocattoli di lusso da 50.000 lire che li usavi due volte e poi nel dimenticatoio.
Ho omesso un particolare: a volte quel fazzoletto e quella spilla erano accompagnati da nastrini colorati, di quelli presi a prestito dalle confezioni di confetti delle bomboniere.
A cosa serviva tutto ciò? A creare ABITI.
Con fantasia e modellazione, le mie mani plasmavano qualunque tipo di abito con quei due o tre semplici oggetti, complici le mie Barbie o i loro cloni a buon mercato a fare da modelle.
E mi divertivo. TANTO. SEMPRE. E oggi, di quei bei tempi in cui creavo vestiti che in un tocco passavano dal glamour al futurista, resta solo un ricordo ben impresso nella mente. Nella mia e in quella dei miei familiari che ancora mi ricordano con quel simpaticissimo - e a visionarlo oggi col senno di poi - orribile fazzoletto marrone a pois bianchi.
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Anch'io da piccolo mi ingegnavo e mi divertivo con poco e quel poco lo tramutavo nel mio mondo, quindi recepisco empaticamente la tua nota nostalgica... bella esecuzione! ;)
quasi 13 anni fa
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quasi 13 anni fa
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