Iconografia essenziale
by Elisabetta
circa 13 anni fa
Trova sul web un'immagine del gioco più importante della tua infanzia.
“Potere di Venere, vieni a me!!!”
Ebbene sì, Sailor Moon non si limitava ad essere il mio cartone animato preferito, ma era anche il mio “gioco” preferito.
Io e la mia migliore amichetta dell’epoca eravamo infatti organizzatissime in tal senso. Me lo ricordo come fosse ieri. Io vestivo i panni di Sailor Venus e lei quelli di Sailor Mercury. Il “terreno di sfida” tra le guerriere Sailor e i personaggi del Regno delle Tenebre (che erano solo nella nostra immaginazione) era niente popodimenochè il cortile di casa mia.
Ci eravamo studiate a memoria tutte le varie frasi del caso: quelle pronunciate durante la trasformazione e quelle relative ai vari incantesimi, nonché i vari gesti assurdi che le accompagnavano.
Ma la nostra mente bacata non si fermava a questo: ci eravamo anche munite di coroncine e scettri artigianali costruiti con carta, colori e cartoncino. Ma il vero tocco di classe erano le unghie dipinte con uno smalto d'eccezione: l’evidenziatore del colore corrispondente a quello della rispettiva guerriera. Io avevo la sfortuna di avere come colore di riferimento il giallo quindi le mie unghie giallo evidenziatore ricordavano non tanto una guerriera Sailor quanto una fumatrice incallita (a 11 anni!!!) o una malata di itterizia (non per niente appena nata sono finita in incubatrice perchè avevo un colorito giallognolo come quelle schifose unghie). Oltre alla colorazione non poteva poi mancare il simbolo della Sailor, disegnato a pennarello nero su ogni singola unghia di ogni singola mano (No, quelle dei piedi ce le risparmiavamo).
Eravamo così entrate nella parte che nelle letterine puccipòsaremoamichepersempre che ci scrivevamo con l’immancabile e onnipresente “Sarai sempre la mia migliore amica? SI/ NO. Barra la casella” ci firmavamo non con i nostri nomi, ma con Emy e Marta - i nomi delle Sailor quando erano in borghese - o direttamente con il nome di battaglia.
Piccola chicca finale per i più maliziosi. Qualcuno di voi si sarà forse chiesto “E Milord - che con i suoi provvidenziali interventi risolutori dell’ultimo secondo salvava sempre capra e cavoli - non c’era?”. Ma ovvio che c'era. E avevamo deciso di affidare questa importante parte ad uno spaventapasseri che mio padre aveva costruito e collocato nel bel mezzo del giardino. Ovviamente per l’occasione lo avevamo agghindato con cappello nero e rosa rossa. Sennò che Milord sarebbe stato?
Passavamo le ore a giocare alle guerriere Sailor, stando all'aria aperta e correndo qua e la' come delle pazze inventandoci storie e stimolando, seppur in un modo che oggi mi sembra decisamente ridicolo, la nostra fantasia e la nostra creatività. Era una cosa che in qualche modo era tutta nostra e non un semplice gioco prodotto in serie che qualsiasi altro bambino avrebbe potuto avere. Ed è proprio per questa sua particolarità che lo considero il piccolo grande "gioco personale" più importante della mia infanzia.
15 Punti
(10 + 5 + 0)
Location
Vigevano, via valletta fogliano
lat 45.2940136 long 8.83533490000002
quasi 13 anni fa
Grazie per i voti :)
quasi 13 anni fa
...confesso di averci giocato da piccolo anche io, ovviamente nella parte di Milord! ;)
circa 13 anni fa
Per fortuna al costume da sailor non ci siamo arrivate..però alle acconciature dei capelli si :p
circa 13 anni fa
circa 13 anni fa