Istruzioni:
Trova sul web un'immagine del gioco più importante della tua infanzia.

Un po' d'aria tenuta insieme da una guaina e qualche pezza di cuoio a sei o cinque lati.
Non serviva nient'altro per farmi stare bene. Uscivo, andavo in piazza col mio pallone, incontravo i soliti compagni di giochi dell'estate, e si giocava. Ma non coi tempi regolamentari... si giocava dalle 3 del pomeriggio fino alle 9 di sera ininterrottamente. I triangolari quando eravamo in tanti. Le sfide di quartiere. E poi le avventure per recuperare il pallone quando finiva sul tetto del liceo, quando finiva in mano al signore che stava dall'altro lato della strada e aveva tutte le intenzioni di bucarci quella palla, quando finiva in strada e si doveva correre perchè non facesse tutta la discesa fino a due isolati e 400 metri più in la, quando finiva dentro l'ospedale, quando finiva nel giardino della chiesa, quando finiva in qualche casa, quando finiva nell'orto di un certo signore, e quando finiva l'estate e ti ritrovavi a voler andare a giocare a tutti i costi nonostante ci fossero 3 gradi a malapena.