Qui ci si abbandona a proustiani ricordi, quando non esistevano i cellulari e l'infanzia scorreva tra le barbie e le altalene...

...mentre nelle giornate uggiose, quando la mamma ti costringeva a rimanere a casa, i giochi in scatola la facevano da padrone.

I miei fratelli ne avevano uno in particolare, che mi faceva letteralmente impazzire, tanto ché quando non avevo compagnia ci giocavo anche da sola. Si chiama "Il Castello Incantato", ed è un gioco in scatola della Mb del 1972 (ne parla anche wikipedia=http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_incantato).

Era il classico percorso ad ostacoli, in cui si doveva evitare di venire trasformati in sorci oppure di essere travolti dalle palle che si facevano cadere dalla torre....e ricordo il cling clang del metallo sulla plastica, dal cic cioc della piccola bascula posta in una delle stanze, della biglia che inevitabilmente si infilava dovunque dopo vari rimbalzi giù per le scale della torre...

Finite le elementari, il gioco è stato buttato via dai miei (bestemmia!!!), perchè con quattro figli in casa le cianfrusaglie erano fin troppe....

L'ho ritrovato dodici anni dopo, ad un mercatino dell'usato in oratorio...l'ho ricomprato nonostante la biglia mancante e le carte logore.

Ci ho rigiocato e sono tornata bambina.