Il gruppo è un errore

by Sulvj

oltre 13 anni fa

Istruzioni:
Scrivi un breve racconto che contenga la frase "Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo". Allega al tuo testo un’immagine significativa.

“Una molto mal riuscita scenetta alla Tarantino.”

Era sembrato tutto perfetto. Tutto calcolato, studiato, pensato nei dettagli. Lui si teneva la testa, disperato, tra le mani e piangeva, seduto sul divanetto nero della stanza ricolma di fumo. Non credevo saremmo arrivati mai a vivere una situazione simile. Ci conoscevamo da sempre e quando pensavo ai nostri venti anni, anche ai nostri trenta, mai avrei pensato che ad uno di noi sarebbe successo di farsi prendere dalla pura foga del momento, non fino a quel punto. Piano perfetto, semplice. Strano a dirsi, visto lo schifo in cui versavamo. Infatti non avremmo mai potuto calcolare tutto, mi ripetevo in mente accendendo l’ennesima sigaretta, più che nervoso rassegnato; più che spaventato pronto a qualsiasi conseguenza. Bussò il terzo alla porta della tavernetta. Ebbi un sussulto prima di capire che fosse lui, ma poi i quattro rintocchi in serie furono ben distinti. L’intensità del battere sull’ingresso la diceva già lunga sul suo stato d’animo: “Dai, apri, cazzo!”. Aprii con noncuranza, tornando nella stanza principale, senza neanche assicurarmi di vedere il suo volto tra la nebbia e il gelo che entrarono, non appena socchiusi la porta.
Mi incalzò e tirò per un braccio: “Cosa cazzo è successo?!Perchè quello stronzo piangeva al telefono?” . Sogghignai, e non saprei dire come mai quell’espressione mi si stampò sul viso nel pronunciare parole simili: “Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo”. Forse perché riecheggiavano come le parole di un film. Vidi la rabbia crescere in lui, mista a un vortice sconquassato di sentimenti. Mi avrebbe preso a pugni volentieri. “Ora tu mi spieghi che cazz..” rimasero in gola le ultime parole, mentre i suoi occhi si spalancavano sulla scena di certo impatto del salotto. Jacopo era sul tappeto, un colpo in testa. L’altro era ancora lì che piangeva e si lamentava. Poggiai la testa dolorante al freddo stipite della porta, cercando refrigerio. Chiusi gli occhi, immaginai un’oasi di pace: “Non era previsto. Non mi era sembrato strano o titubante come al solito, mentre ne discutevamo. Siamo andati lì, l’abbiamo fatta fuori. Tutti la volevamo morta, anche tu..siamo tornati qui, non ha retto, ha cominciato a vaneggiare sui sensi di colpa. Sai bene come è fatto, eh. Non è stata colpa di nessuno, non abbiamo sbagliato, si faceva semplicemente troppo. Come sempre, non ci abbiamo dato peso”.

4 Commenti

  • Sulvj [2 commenti]
    oltre 13 anni fa

    magari..sai che figata! :DD
  • Ewah [1157 commenti]
    oltre 13 anni fa

    Uoa!
    Quando vogliamo fare le Iene in versione teatrale io ci sono!
  • Sulvj [2 commenti]
    oltre 13 anni fa

    Grazie :))
  • Themadster [526 commenti]
    oltre 13 anni fa

    ...gia' te lo dissi l'idea e' bella..bella assai!