Finale Variante

by Fabrox Regaldis

circa 13 anni fa

Istruzioni:
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“the end”

Johnny sente sulla pelle del viso tutto il freddo che come un velo ricopre la montagna, si riavvicina al muretto che e' la sua postazione di guardia, costruito in fretta e furia dopo l'ennesimo cambiamento della loro base logistica. I nemici della patria sono in fibrillazione, li stanno cercando, ma di certo si muovono in modo strano, diverso da solito. Anziche' scovarli ed attaccarli in forze, ci sono gruppi che si muovono piu' velocemente che possono, e sono diretti a nord... strano che vogliano accerchiarli in quel modo. Se veramente li avessero individuati sarebbe folle muoversi in quella maniera. Ma ci dev'essere un'altra spiegazione. Ed ecco un uomo in arrivo, le sembianze sono conosciute, porta con se' uno zainetto che forse contiene un po' di munizioni e magari qualche arma sottratta ai soldati fascisti. Gli sbuffi di vapore lo fanno sembrare come una pentola per cucinare la pasta in quella fredda mattinata, il suo respiro si riesce quasi a vedere oltre che ascoltare, tanto e' evidente l'affaticamente per quella dura salita.

<< Qualcuno ti ha visto ? Sei sicuro ? >> la domanda e' retorica di Johnny, come se volesse evitare uno stentato saluto, come se volesse che l'uomo confermasse che non e' un traditore. <>.
Johnny percepisce la sincerita' del paesano, gli occhi brillano al sol pensiero che tutto questo incubo stia per imboccare la via di uscita.
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Il sole di quella fredda giornata contribuisce a riscaldare l'animo tormentato dei partigiani, ma ancor piu' quella notizia di ritirata che sperano si tramuti presto in una resa dei loro acerrini nemici. Ed intanto che la notizia si sparge qualcuno di loro pensa al piacere di ritornare a casa, ricominciare a lavorare, riabbracciare gli amici, la fidanzata, persino riprendere gli studi, se rimarra' ancora una scuola in piedi.
Come una lama il vento fischiando a tratti leviga la lamina di neve de ricopre il pendio, come a grattare il male che se ne sta andando via.

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