4 Settembre
Deciso a affrontare la mia prima missione allungo il braccio verso la libreria e inizio a tastare tra i volumi.
Me ne capita subito uno tra le mani, è molto sottile...non lo ricordo! Si tratta de "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach, regalo della mia ragazza che risale a...Natale 2012 a quanto dice la dedica nella prima pagina (e che io non ho mai letto).
Come recitano le istruzioni apro una pagina a caso, la numero 70, e inizio a leggere. Trovo subito una frase che mi colpisce e sarà proprio quella che riporterò qui ma, in quel momento, vengo assalito dai dubbi: "Che senso ha riportare una frase di un libro, di cui ignoro completamente il contenuto, solo perché suona bene?"
Così, preso dai pensieri, inizio a far scorrere le pagine tra le dita e, senza quasi accorgermene, dimentico la mia missione, il computer acceso davanti a me e ogni altra cosa che mi circonda. Passa un'oretta e sono all'ultima frase, ho letto il libro tutto d'un fiato e mi sento sollevato...o forse al tempo stesso schiacciato, è difficile da spiegare!
Ormai comunque si è fatto tardi e rimando la missione a un altro giorno.

7 Settembre
E' il momento di realizzare la mia missione. Ho anche già pensato a come fare la fotografia ma sinceramente non sono affatto sicuro che riuscirà come desidero: a fuoco le righe che mi interessano e fuori fuoco tutto il resto della pagina.
In effetti i primi tentativi sono un disastro e le immagini sono completamente nere, "Scattala normale", mi suggerisce Marianna, "Al massimo poi la modifichiamo con photoshop". Le do ragione e decido di scattare tranquillamente col flash anche se temo che la carta rifletta troppo la luce...e invece eccola...all'improvviso ho scattato esattamente la fotografia che mi ero immaginato, sono stupefatto!
Esclama Marianna, stupita quanto me.
Io osservo l'immagine che ho appena scattato e sorrido: