La sottile linea rossa
by Atanasius
oltre 11 anni fa
Lascia una scia colorata non permanente con la tua bicicletta, crea un percorso nella tua città.
“Quanto può essere difficile tirare una linea? Molto...”
Dal diario delle disavventure di Atanasius data stellare 220.9
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Nuova missione: individuare e tracciare i leyline* nel mio sistema natale. Benissimo! Conosco questa zona come il palmo della mia mano!
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Dotazione standard? Che vuol dire dotazione standard? Ah devo montare l'attrezzatura e modificare il mezzo di trasporto. D'accordo che la flotta ha fiducia nelle mie capacità ma...
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Raccolgo la dotazione costituita da: nastro adesivo fotonico di 2 diverse tipologie, 2 rilevatori di immagini ultrasonici, incisori laser, un bastone telescopico e naturalmente gesso siderale. Mi avvio cercando di mantenere la rotta e non colpire autoctoni e altri mezzi. Non è proprio facile soprattutto per via del bastone telescopico.
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Arrivo sul luogo dove potrò iniziare la missione. Faccio alcune rilevazioni di rito, poi inizio a modificare il mezzo di trasporto standard. In questo modo creerò la prima versione di un ricognitore tracciante.
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Ecco il ricognitore 1.0 pronto per la missione. Mai usato tanto nastro adesivo fotonico, infatti ho dovuto fissare il bastone telescopico e uno dei rilevatori ultrsonici (che è anche il mio comunicatore) in modo che non cadesse tutto a terra. Difficoltoso
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Il gesso si spezza, il mezzo traballa e rischio di far cadere e distruggere il comunicatore/rivelatore. Provo a ricreare il tracciatore creando un puntale con 4 gessi siderali. Resisterà sicuramente di più e mi permetterà di tracciare la rotta del leyline. Nasce il ricognitore 1.1.
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Non resiste: sconfortato mi rendo conto di dover rimodificare di nuovo il mezzo.
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Idea! Provo a fissare il gesso al cavalletto di sicurezza tenendolo abbassato. In questo modo avrò il gesso fissato a un asta più corta e farà meno leva. Nasce il ricognitore 2.0
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Fallimento e disperazione dove lo fisso il gesso ora?
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In mano? Tracciare la rotta del leyline mentre sono in moto? Faccio un tentativo alleggerendo il ricognitore e tornando alla versione base 0.0
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Reschio la totale distruzione mia e del mezzo senza riuscire ad ottenere più di 10 cm di linea.
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Un'idea totalmente innovativa mi scuote dall'abbattimento: la fusione tra uomo e macchina! Mi unirò al gesso siderale tracciante! Me lo lego al piede utilizzando abbastanza nastro da impacchettare un piccolo asteroide. Nasce il ricognitore 3.0.
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Si...spezza...di...nuovo...PERCHE'?????
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Una rapida occhiata alla scala di Mohs mi assicura che il gesso non è calato nella graduatoria della durezza eppure...
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Mi accorgo che, strascicando i piedi sui mozziconi di gesso che ho perso in giro, riesco a tracciare una linea. Forse ce la posso fare! Basta togliere il nastro e continuare: butta il gesso e trascinalo finchè non si consuma, butta il gesso e trascinalo finchè non si consuma...
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I gessi si consumano ad una velocità allucinante
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Gessi finiti e ho percorso MOLTO meno di quanto avevo preventivato. Beh la linea sembra bella spessa e in effetti anche se non indica il leyline nella sua interessa congiunge un campo di space volley ad uno di cosmo-calcio. Almeno è un percorso utile agli sportivi.
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Dopo una serie di fallimenti un piccolo successo. Mi rendo conto che è poco ma aprirà la strada ai prossimi che dovranno svolgere simili compiti. Almeno sapranno cosa NON funziona!
*Da wikipedia: Ley lines /leɪ laɪns/ are supposed alignments of a number of places of geographical and historical interest, such as ancient monuments and megaliths, natural ridge-tops and water-fords. The phrase was coined in 1921 by the amateur archaeologist Alfred Watkins, in his books Early British Trackways and The Old Straight Track. He sought to identify ancient trackways in the British landscape. Watkins later developed theories that these alignments were created for ease of overland trekking by line-of-sight navigation during neolithic times, and had persisted in the landscape over millennia.[1]
In 1969 the writer John Michell revived the term "ley lines", associating it with spiritual and mystical theories about alignments of land forms, drawing on the Chinese concept of feng shui. He believed that a mystical network of ley lines existed across Britain.[2]
Since the publication of Michell's book, the spiritualised version of the concept has been adopted by other authors and applied to landscapes in many places around the world. Both versions of the theory have been criticised on the grounds that a random distribution of a sufficient number of points will inevitably create "alignments".
Nella via dove ho svolto la missione sono stati trovati resti di una necropoli romana quindi anche la parte riferita all'archeologia è rispettata.
circa 11 anni fa
circa 11 anni fa
2) Perchè ero convinto che in qualche modo le cose potessero funzionare
3) Per principio
circa 11 anni fa