Quando ho addocchiato questa missione (ancora al livello 1) mi sono detto: "Ehi questa si può fare... Aspetta forse no, dove li prendo 999 oggetti? Forse se svuoto tutti i miei armadi...". Poi col tempo è venuta l'illuminazione: lunghi anni di passione per giochi di carte collezionabili ti portano ad accumularne un discreto numero... Sono sicuramente oggetti, sono anche belle, colorate e TANTE (in effetti ho notato che potrei fare anche un altro paio di isole se avessi spazio). Allora perchè non utilizzarle? L'idea originale era quella di fare un disegno, una specie di mosaico, Mi sono reso conto in seguito la terza dimensione avrebbe fatto guadagnare profondità (in tutti i sensi) all'opera. Così ho deciso di complicarmi la vita. Il risultato è quello che vedete: un pò mosaico, un pò collage, un pò scultura, un pò pittura, un pò granata caduta in mezzo a dei mazzi da gioco. Come per tutte le opere d'arte (almeno credo) il parto è stato lungo (due giorni e tremo al pensiero di quando dovrò riordinare) e laborioso, ma non sgradevole. Ah quanti ricordi ho tirato fuori assieme al materiale "artistico"!

Bene dopo i dettagli pratici, è il momento di parlare del senso dell'opera. Sì, so che in teoria l'arte dovrebbe parlare da sola, ma dal momento che qualche volta mi hanno fatto notare di essere un pochino criptico, ho deciso di dare almeno un idea generale di quello che volevo rappresentare. Se la spiegazione non vi convincerà, vedete il tutto come un esempio di arte astratta. Non mi offenderò.
Dunque ad un primo livello l'opera rappresenta due isole circondate dal mare e popolate da strani personaggi. La prima isola (a destra) è verde e rigogliosa, ma la sua distruzione è imminente per via di un vulcano che sta eruttando e distruggerà tutto. La seconda è arida e ricoperta d'ossa, ma nel suo centro improvvisamente zampilla dell'acqua e con essa tornerà anche la vita. Alcune creature assistono all'evento, semplici spettatori o artefici di ciò che sta accadendo?
La struttura di base dell'opera ricalca un pò il simbolo del tao: due opposti riuniti in un unico, ogniuno dei quali contiene il germe della propria antitesi. Da una parte l'isola florida, ma ormai senza speranza; dalla parte opposta l'isola morta che rinasce. L'opera è anche un poco autobiografica: raccoglie quante più possibili passioni dell'artista (i.e. le mie) in un opera che ne rappresenta il continuo divenire pur rimanendo statica. Le passioni si modificano nel tempo, eppure mantengono un filo conduttore.
Inoltre tutte quelle carte sono "giochi" inseriti in altro gioco (CCU), quindi secondo il principio della matrioska anch'esso può essere visto come significativo... Basta così, non vorrei farvi una lezione troppo lunga ;-)

P.S. So che in tanti riconosceranno qualcosa dalle foto, volevo solo specificare che ho usato le carte provenienti da 5 giochi diversi, di cui uno giapponese (un piccolo souvenir) praticamente sconosciuto in Italia. Di quello c'è anche la bustina!