La sfida comincia quando ti rendi conto che, se vuoi essere proprio proprio pignola pignola, a Chicago è davvero difficile incontrare un autoctono. Uno che sia nato lì. Ma anche se lo incontrassi, in cuor mio (che ho sempre tifato per gli indiani) non potrei definirlo autoctono.
A metà del XVIII secolo, la zona dove ora sorge Chicago era abitata dalla tribù Potawatomi, che aveva preso il posto di due precedenti nazioni native, i Miami ed i Sauk and Fox... che però si sono trasferiti in Kansas, quindi no, NON esistono autoctoni a Chicago. Questa è la mia conclusione.
Così sono andata a cercare la definizione completa e precisa di autoctono e ho scoperto che ce ne sono una marea.
Ho detto marea apposta.
Ho scoperto che Autoctono è uno dei dieci figli di Poseidone e Clito.

Bè, di Autoctono non sono riuscita a trovare proprio nulla, (a parte che regnò su una parte di Atlantide) ma di Poseidone ne so a tronconi!
Principale dio greco dei mari e delle acque il cui nome sembra significare "Signore (o sposo) della Terra, origine collegata all'epipeto Gaieochos "colui che tiene la terra". Governava anche i terremoti da cui i titoli enosichthon, enosigaios, "colui che scuote la terra". A lui erano sacri cavalli e tori.

Per quanto riguarda la madre, Clito, si sa che era una fanciulla di Atlantide, che mi fa pensare un po' al mistero della pietra azzurra.

Così, considerando che ogni figlio prende qualcosa dai genitori, mi metterò alla ricerca di qualche figlio di Poseidone e Clito! E qui parte la sfida!

NESSUN turista ha firmato la cartolina, ma sono tutte persone che attualmente vivono a Chicago. Ad ognuna ho chiesto di scrivere una parola su Chicago (nella loro lingua madre), con la loro firma... così che potessi visitare la città anche attraverso le loro parole.

Le prime quattro firme le ho prese al Buddy Guy's Legends, uno dei più famosi locali blues di Chicago. E voi direte: che c'entra con poseidone? Ma come!
Il blues è una forma musicale vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette BLUE note. Blu come il mare.

E poi c'è stato il millennium park... nella giornata uggiosa, laddove il regno dell'acqua tocca la terra, laddove il fagiolo diventa gabbia per le nuvole creando una dimensione differente, mischiando realtà e fantasia... come nella mitologia.
Questa è stata la parte più difficile della missione... non è esattamente facile trovare un NON turista in una zona tipicamente turistica. E' stato decisamente faticoso...
Nel mentre sono successe due cose strane:
1-Ho visto un tizio con una corona in testa e un mantello da re sopra una tuta e l'ho seguito, perchè non capita tutti i giorni di incontrare un re. L'ho seguito per 10 minuti rischiando di perdermi e quando l'ho raggiunto (si era fermato) non era un re. Probabilmente era un barbone o comunque non aveva l'aria molto sana. Mi sono sentita molto delusa.
2- Un tizio, di fronte al Cloud Gate ha chiesto a una tizia di sposarlo. So american!

L'ultima firma l'ho presa nel luogo più importante e sacro a Poseidone: il negozio dei Chicago Bulls. I tori di Chicago! Perchè questa città è sacra al dio, questa città è piena di Autoctoni!

Ad ogni modo, per riassumere, Chicago è:
-stupenda
-svìdra
-sin palabras
-american cosmopolitan
-cosa incomprensibile in cirillico
-beautiful
-beautiful (ciù is megl che uan)
-fun
-exciting
-adventourous
-art