{se avete solo 1 minuto scorrete semplicemente le foto, le didascalie sono sufficientemente esplicative}
[...ma se avete un po' più di tempo leggete pure il resto qui sotto]
(Benvenuti alla mia prima esecuzione in solitaria! La tesi è finita e sono in attesa delle ultime correzioni del relatore, ergo mi concedo un'istruzione facile-facile qui su CCU II)

Una scrivania misurante 130x60 cm.
Un totale di 0.78 m², poco come spazio di lavoro orizzontale.
Eppure qua ho giocato e lavorato per quasi 27 anni di vita: tutto merito della progettazione della mia camera che i miei genitori, poco più che ventenni, avevano ideato pensando ad un futuro figlio. "Sfruttiamo tutta la verticalità disponibile, e speriamo che il bambino diventi alto!"

I primi ricordi di me assieme alla mia scrivania sono quelli dell'asilo: avevo una sedia in legno che mi avvicinava a questa superficie lignea, ma più che sulla scrivania giocavo per terra: quel tavolo restava praticamente sempre chiuso in verticale sulla libreria, così io avevo più spazio a terra per giocare. Poi, crescendo, la scrivania è diventata più accessibile ed è iniziato il nostro rapporto ventennale.

Quaderni e libri delle elementari, delle medie, del liceo e di due corsi di laurea si sono alternati sia sul tavolo sia sugli scaffali del mio piccolo grande angolo di lavoro.
Adesivi sono lentamente comparsi qua e là sulla superficie, "sgriffi" di penne hanno solcato definitivamente il legno, caccole del naso sono state appiccicate nel sottobanco (ma il me-giovincello aveva i sensi di colpa e spesso le rimuoveva mesi dopo, quando erano ormai divenute un imprecisato materiale inorganico che nemmeno i geologi parmensi -con l'attitudine alla china- avrebbero saputo classificare).

Quanti libri e oggetti hanno visto gli scaffali, quante volte mia mamma me li faceva trovare vuoti con tutto il mio casino mescolato sul tavolo e per terra per farmi riordinare un oggettivo casino, quante fasi di vita hanno visto passare questi pezzi di legno di ciliegio...
Troppi anni da condensare in uno scritto peraltro non richiesto da questa mia prima esecuzione su CCU II.

La signoria vostra è cortesemente invitata alla mostra temporanea "Lo spazio di lavoro di Van Blessed all'alba della sua tesi di laurea". Nulla, dopo il 30.11.11, sarà più come prima. Almeno sugli scaffali.

▲V.B.▲ → Veramente Benorganizzato
(o almeno così mi sento io quando mi trovo in questo mio rifugio ludico-produttivo)

p.s.
DIDASCALIE AGGIUNTIVE alle immagini che richiedevano un commento troppo lungo
- foto #4
...scrivania attualmente ricoperta di:
1) casse usb per godere meglio della musica proveniente dal pc (di cui un altoparlante gracchia, l'altro non va)
2) un metro da falegname (abbandonato lì da mio papà per non so quali motivi: ogni tanto ci gioco facendo forme strane o studiando simmetrie di apertura/chiusura dei suoi 10 segmenti)
3) penne ed evidenziatori vari (anche nell'era dell'information technology, l'analogico avrà sempre un posto nel mio cuore)
4) agendina 2012 che però è iniziata a novembre 2011 (quindi già scarabocchiata soprattutto per tenere sotto controllo le scadenze imminenti)
5) idrossido di idrogeno (per garantire una corretta idratazione)
6) schema provvisorio per tenere d'occhio la bibliografia della suddetta tesi
7) computer che gira su GNU/Linux Ubuntu 10.04 (in attesa del 12.04) e con cui ho fatto tante cose che non avevo mai fatto
8) mouse+mousepad con supporto per il polso a tema "gatti che ti guardano di sbieco". Se non mi conoscete sappiate che i gatti saranno spesso presenti nella mia attività critica.
9) cellulare Nokia E65 (un po' datato, ma ancora non sento la necessità di uno smartphone anche se lo smanettone che è in me sarebbe curioso) con un MAGNIFICO CIONDOLO A FORMA DI ZAMPETTA DI GATTO.
10) Documento della commissione attività didattiche professionalizzanti - poli didattici di Verona, Vicenza, Legnago, Trento, Bolzano. "Indicazioni metodologiche per l'elaborazione della Tesi" Anno accademico 2010/2011. Il responsabile di tante ore al pc.

- foto #7
...III piano: griglia di una ventola per pc, mini-piramidina azzurra proveniente da Marsa Alam, chiavetta usb con installato Linux Mint, auricolare, batteria di ricambio della macchina fotografica, segnataglie 46 rosa (un classico per noi collezionisti!). Pupazzetti vari. Kenny McCormick, Hyoga, Pinguino/bomboniera di laurea di un mio amico informatico, pupazzetto disteso criticamente anonimo.

- foto #16
...ante dell'armadio.
1) schema delle conoscenze base dell'argomento della mia tesi
2) glossario inglese-italiano dei termini ricorrenti nello scritto (così da usare le stesse parole)
3) frontespizio della mia tesi *.*
4) organizzazione dell'indice della tesi, una prima struttura grezza
5) macro argomenti selezionati per la discussione
6) riassunto delle ultime linee guida sulla gestione dei cateteri venosi
7) schema dei recettori alfa e beta e degli effetti generati se stimolati
8) circolo del Willis (un miracolo di anatomia e idraulica che ci permette di sopravvivere se alcuni vasi che portano sangue all'encefalo si ostruiscono)
9) mini-schema dell'azione dei diversi farmaci diuretici sulle diverse parti del nefrone nei reni
10) ah, un classico del 1° anno: le diramazioni dell'aorta
11) suddivisione dell'addome per quadranti, con rappresentazioni degli organi a matita che nemmeno il Netter
12) sistema renina-angiotensina-aldosterone, per gli amici SRAA, con cui l'uomo ha un rapporto di amore/odio