Il gruppo è un errore

by Simply_m3

quasi 13 anni fa

Istruzioni:
Scrivi un breve racconto che contenga la frase "Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo". Allega al tuo testo un’immagine significativa.

“Il rito..”

Eravamo appena arrivati in hotel..il viaggio era stato davvero stressante!
Tom e gli altri ci aspettavano nella hall con tutta l'attrezzatura pronta, mancava all'appello solo Lia, che era andata nel vicino Rent-a-car, per procurare un mezzo in modo da non muoverci a piedi per le strade della città, con i nostri spettrografi, luci, microfoni, videocamere infrarossi e..pentacoli! avremmo fatto una fatica immane.

Ricordi come è iniziato tutto piccola?

La nostra storia stava per finire, troppa monotonia, dopo solo 3 anni dal matrimonio, i problemi economici, sommati a quelli di avere un bambino.Si, un "simpatico marmocchio che mi avrebbe fatto cadere i capelli" come ripetevi di continuo.
Poi quell'annuncio, trovato cosi per caso sul giornale, l'agenzia che cerca volontaria per ricerche sul paranormale in giro per il mondo, l'adrenalina che cercavamo.

Ed eccoci qui adesso 2 anni dopo la risposta di quell'annuncio, in un paesini vicino Chernobyl, con poco più di due gradi sopra lo zero, alla ricerca di attiità in un vecchio casolare del luogo.Come se già la zona non richiama abbastanza orrori...gli effetti del disastro sono arrivati fin qui, anche dopo anni, gente mutata, a causa delle radiazioni, reietti, condanatti ad una vita di emarginazione, ed etichettati come mostri.
Pensandoci adesso, dopo esser passato molto tempo, mi accorgo che i veri mostri eravamo noi ad aver paura di loro, dimenticandoci, che sotto quei corpi storpi, batteva un cuore come il nostro, ragionava un cervello come il nostro..pulsava vita,come TE!

Ma non andiamo troppo lontano, dicevo, siamo arrivati in questo casolare, questa volta un bel gruppetto di sei persone: Lia alla guida, Tom il caposquadra, noi due, Jack e Sally una coppia di cui nessuno dei due avrà superato la trentina.
Prendemmo tutta l'attrezzatura, ti aiuto con il borsone, non fare la testarda, so che l'ultima missione a Shangai quel poltergeist ti stava quasi per spezzare una spalla...cedi, mi fai un sorriso e mi guardi con i tuoi occhi chiari, prima di mettere il visore notturno.
Nel frattempo quel cafone di Jack, lingua in gola e mano sul culo a Sally cercava di darsi la carica come poteva..strano ragazzo, potrebbe fare la comparsa in uno di quei vecchi film di Batman di Tim Burton, dove c'è sempre il gruppo di motociclisti ubriachi.
L'aspetto è a dir poco raccomandabile, ma alla fine uno apposto, certo forse un pò una testa calda, perchè riesce a far sballare tutti i piani e a far prendere delle brutte pieghe alla missioni.
Credo che se qualcunovun giorno scrivesse un libro dal titolo "Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo" tra le varie cause ed avvertenze per i gruppi, ci sarebbe scritto su un bel "attenzione ad evitare un certo Jack Bonenton per il buon funzionamento delle scelte del gruppo"
Ed anche quella notte diciamo che la colpa fu anche sua, lo sappiamo entrambi.

Subito appena entrati l'indice del mio strumento non aveva mai segnalato una presenza cosi vasta di attività, qualcosa che forse mai nessuno aveva visto.
Tom controllava la planimetria data dall'Agenzia: 5 stanze nel piano inferiore, 3 più grandi sopra, ed un vecchio scantinato servito a chissà quale scopo. Il proprietario era un certo Hrystvi detto "Molotov" uno dei più grandi commercianti di armi e cocaina di tutta l'Europa dell'Est, ci volle un vero e proprio esercito per ucciderlo qui dentro, la sua fortezza, il suo regno.
La gente del luogo dice che prima di morire sia riuscito a portarsi dietro altri 12 con lui, un po' come quel tizio che ci raccontavano a quasi tutti da bambini, che compiva cose pazzesco e seguito da altri 12 uomini..com'è che si chiamava? Non ricordo, ma ora non ha molta importanza.

Il lavoro era facile semplice e pulito, un giro per le stanze, qualche foto, qualche video, una registrazione eventi e poi il solito rito per pulire il tutto pieno di frasi e gesti, che solo tu tra i due sei riuscita ad impararem la tua mansione:proprio quella con più responsabilità, proprio quella con più pericolo, propria quella con più dolore..ti ho sentita parlare con Lia, so che quando procedi nei riti un apiccola parte dell'entità rimane dentro te, per questo le notti insonni, per questo i sudori freddi, la capacità a parlare lingue che prima non pensavi esistessero, ma forse sai che io so..scommetto che sei pure telepate..

Ma quella notte qualcosa cambiò..Jack decise di far di testa sua. "perch muoverci in gruppo! separiamoci! ci sbrigheremo prima, voglio andare via da questo posto, oggi c'è qualcosa che mi puzza! "
La prima cosa che insegnano al corso dell'Agenzia è: siete un gruppo mai separarsi.
La prima cosa che facemmo quella sera fu separarci........

Adesso la mente non ricorda bene, ricordo solo buio, dei botti, confusione, urla, tu che reciti il rito con rabbia, poi il nero.......

Riapro gli occhi, ti vedo in lacrime, cerchi la mia mano, la prendi al buio e provi a stringerla, ma non riesco ad avvertirne la presa..sento qualcosa di umido ed appiccicoso intorno a me, ed un odore acre..non capisco..sospetto qualcosa, ma ancora non di preciso. Me ne dai la conferma tu poco dopo dicendomi " perch proprio adesso che andava tutto bene?!?" provo a rassicurarti ma non trovo più la tua mano, provo a prendere l'attrezzatura ma non ci riesco, capisco, capisco ed aspetto.
Molotov, era entrato nella nostra vita come una bomba, che gioco di parole di merda, spezzandola. Sei riuscita a fare il rito e farlo sparire ma per me, o per quel poco che rimaneva di me era ormai troppo tardi..tutto troppo veloce, talmente troppo veloce da non riuscire a capire di esser morto..e adesso aspetto..aspetto con impazienza che tu ti prepari, sai che devi farlo piccola, devi fare il rito anche su di me, un giorno potrei diventare come Molotov se non peggio, un giorno potrei dimenticare tutto, come già sta capitando, potrei dimenticare TE..non devo..non voglio!
Cominci il rito e piano piano ti sento, sento il tuo calore, di nuovo
sento il tuo respiro, di nuovo
sento il tuo battito, di nuovo
sento per l'ultima volta il tocco della tua mano, lo stesso di quello del giorno del nostro matrimonio quando durante il rinfresco mi dicesti maliziosa " non ti libererai di me cosi facilmente"
vorrei ripetertelo, ma so che tu lo senti, non per la complicità, non per la telepatia, ma perchè adesso sono in tutto e per tutto dentro te, per sempre.

PS:Non so se mi senti, ma non preoccuparti, fisicamente non ti ho lasciato sola..lo sento..tra un po' di mesi sarà li vicino a te..il tuo simpatico marmocchio..il nostro Alex..

4 Commenti

  • Simply_m3 [7 commenti]
    quasi 13 anni fa

    grazie mille :)
  • Laurina [219 commenti]
    quasi 13 anni fa

    complimenti davvero..scrivi proprio bene!!
  • Simply_m3 [7 commenti]
    quasi 13 anni fa

    ok momento che ti prendo i fazzoletti :)
  • giugia [325 commenti]
    quasi 13 anni fa

    posso piangere??