Il gruppo è un errore

by diegohp

oltre 13 anni fa

Istruzioni:
Scrivi un breve racconto che contenga la frase "Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo". Allega al tuo testo un’immagine significativa.

Per chi non lo conoscesse, lui è Rubicchio...È un abbonato ai mezzi di trasporto romani XD

Sì, è il momento.
Partiamo alla volta della farmacia.
Tutti e tre tremanti, giacche pesanti, il passamontagna nella tasca sinistra, il "ferro" in quella destra. Siamo pronti, ma non lo siamo...
Io diciannove anni, ventuno gli altri due. Possibile che ci siamo già ridotti a questo?
Sì, possibile: governo ladro a cui non importa un cazzo dei giovani!
Dobbiamo fuggire da questo Paese, ma per farlo c'è bisogno di soldi. Ecco perchè la farmacia.
Arrivati.
Io resto sulla porta. Ai più pavidi tocca sempre fare il palo, si sa.
Loro entrano sicuri, col volto già coperto e la pistola in pugno.
Le urla di spavento ovattate dalla porta scorrevole chiusa arrivano alle mie orecchie: "Non muovete un fottuto dito o vi ammazzo!" e poi "Butta tutti i soldi in questo sacco! Veloce!".
Sono preoccupato. Do uno sguardo dentro e vedo una decina di persone sdraiate con le mani dietro la nuca. È davvero giusto quello che stiamo facendo?
Hanno finito. Escono di corsa. Non era il momento per questi ripensamenti dell'ultimo secondo.
"Tutto apposto?" mi fanno.
"Non si è mosso niente" rispondo nello stesso istante in cui cominciamo a sentire l'urlo della sirena della polizia, reso sordo dal cervello che non riesce a smettere di pensare alle conseguenze.
"Hanno avvertito le guardie! Luridi figli di...". Ci guardiamo, gli occhi dell'uno che si perdono in quelli degli altri, cercando una via di fuga.
"Aho, ma la macchina?" mi fa il moro.
"Quale macchina?" rispondo io.
La sirena sempre più forte, neanche duecento metri.
"Cazzo! Abbiamo organizzato una rapina senza portarci una macchina? Cazzo! Stanno arrivando! Cazzo!" fa l'altro, invocando una molteplicità di falli che non potrebbero comunque salvarci da questa situazione.
"Dai, non bisogna farsi prendere dal panico", cerco di calmarli, "...questo è proprio il momento di mantenere la calma e non recriminare niente! È stato solo un piccolo errore nelle dinamiche della decisione di gruppo...no?"
Mi guardano.
"Ma vattenaffanculo, va!", il coro unisono e aulico degli altri due.
Il moro si gira e incomincia a correre, buttandosi a capofitto nella campagna circostante.
Lo stesso fa l'altro, ma nella direzione opposta.
Il suono della sirena ha ormai raggiunto frequenze insopportabili. Mentre la volante entra nel vialetto faccio appena in tempo a nascondermi dietro una macchina parcheggiata.
Quelli entrano di corsa nella farmacia e mi lasciano via libera. Mi alzo in piedi e proseguo per la mia strada.

A metà via verso casa mi rendo conto che i soldi se li sono portati via i due, ma non me ne frega nulla. Anzi, forse è meglio così: il furto lo lascio al governo ladro sopracitato, che lo fa tanto bene anche senza di me.
Proprio non ci tengo ad essere la sua concorrenza!

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