Finale Variante
by FraFont
circa 14 anni fa
Riscrivi l’ultima pagina del tuo romanzo o racconto preferito. Il testo deve essere correlato dall’immagine della copertina del libro scelto.
“Fahrenheit 451”
Ma ora lo attendeva una lunga passeggiata mattutina, non faceva altro che pensare, pensare e pensare a cos'era accaduto alla sua vita, agli eventi che nel giro di pochi giorni avevano totalmente cambiato il suo modo di vivere e di pensare, a quegli eventi così importanti, pensava a Faber e a Beatty, a sua moglie Milder e a quella ragazza così strana per cui provava qualcosa di speciale e che, per sottrarsi al mondo dominato dall'ignoranza, coltivava quella proibita passione per i libri che in seguito le costò la vita. Montag era molto stanco, la notte precedente infatti non aveva fatto altro che fuggire da una casa all'altra inseguito da macchine elicotteri e segugi, tuttavia non sentiva la stanchezza perchè era troppo immerso nei suoi pensieri. Pensava alla vita che lo aspettava lì, in quella specie di villaggio, l'ultimo baluardo della cultura e del pensiero umano, e alla vita che aveva lasciato. Probabilmente adesso era arrivato il momento di pensare a cosa avrebbe detto una volta incontrati gli altri così come avrebbero fatto a loro volta. Non sapeva cosa ricordare, cosa condividere, cosa pensare. Gli altri intanto al villaggio stavano zitti a ricordare, con lo sguardo concentrato fisso nel vuoto o con gli occhi chiusi. Solo con il tepore del sole alto nel cielo qualcuno si sarebbe azzardato a dire le prime parole della giornata. Montag trovava tutto molto strano ma ormai sembrava essere questa la sua nuova vita. Così si avviò verso la città dove avrebbe potuto ricordare e pensare meglio ad meglio ogni cosa, immerso nell'ambiente a cui era abituato e che tanto amava ma che ultimamente respingeva. Improvvisamente Montag sentì delle sirene in lontananza, conosceva bene quel suono, erano i pompieri pronti a bruciare un'altra casa piena di libri. Decise di andare a controllare, gesto folle data la fatica che aveva fatto per fuggire. Eppure ora Beatty era morto, nessuno lo avrebbe riconosciuto eccetto sua moglie che di lui non voleva più avere notizia. Decise quindi di avviarsi verso la casa incendiata e sarebbe stato a fissarla pensando, forse per l'ultima volta, se scegliere la vita inconsapevole ma felice del cittadino medio o quella tormentata ma consapevole del pensatore relegato fuori dal mondo e col dovere di ricordare per il bene dell'umanità futura.
circa 14 anni fa
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