Cattura l’attimo fisso
by FelceAzzurra
oltre 13 anni fa
Recati in un luogo dove non sarai in grado di andare fra 10 anni; per esempio un’area in trasformazione che non sarà più la stessa.
“Addio, addio, e un bicchiere levato...”
Titolo quest'esecuzione con la strofa di una canzone di uno degli ultimi concerti che ho visto qui, al Palasharp.
Anche se non siete di milano e dintorni probabilmente ne avrete già sentito parlare, dato che spesso i concerti a cui si prevede un'affluenza consistente avvengono qui. Anzi, avvenivano.
Eh già, perchè il 30 aprile il Palasharp verrà chiuso definitivamente, per lasciare spazio a nuove costruzioni dell'Expo 2015, e chissà se verrà mai ripristinato.
Questo piccolo pezzo di storia ha cambiato nome negli anni, ma una cosa è sempre rimasta costante: la passione per la musica e per il divertimento.
Personalmente la notizia della sua chiusura mi ha lasciato inizialmente incredula, poi molto, molto, molto triste. Sotto quest'enorme cupolone ho vissuto alcuni dei concerti più belli della mia vita, e le emozioni che mi ha permesso di provare rimarranno per sempre indelebili nel mio nostalgico cuoricino.
Vi lascio con un estratto da un articolo apparso sul corriere.it che fa una breve carrellata degli eventi più importanti avvenuti in questo luogo, sperando di riuscire a far assaporare anche a chi non c'è mai stato la sua magia. Sniff.
"Su quel palco, tante star da tutto esaurito, Peter Gabriel, Paul McCartney, Phil Collins, Prince, ma anche il Dalai Lama, il Ramadan dei musulmani milanesi (e ora dove andranno per la preghiera del venerdì?) e il raduno dei fedeli di Medjugorie capitanati da Paolo Brosio. Cambio di scena per il Wrestling superstar, gli incontri di tennis, basket e pallavolo. Lo sport fa la sua parte, ma è la musica la vera protagonista. Vigorelli e Palalido inagibili, lo stadio di San Siro centellinato, concesso prevalentemente d'estate, il tendone diventa nella stagione della rinascita del rock a Milano l'unico punto di riferimento per impresari della musica internazionale. Si susseguono, a partire dall'86, i metallari Iron Maiden, Judas Priest, Black Sabbath, Dio, gli immarcescibili Deep Purple che fotografano con un'istantanea le due serate nell'87 nell'album live Nobody is perfect, poi Ozzy Osbourne, i Marillion nell'ultimo tour con Fish, gli Yes con l'orchestra sinfonica.
E, ancora, la lunga stagione dei concerti legati al Festival dell'Unità, con il meglio del cartellone italiano, Venditti, De Gregori, Finardi. I Pooh registrano qui il video del tour di Oasi, nell'88. Pino Daniele sceglie il PalaSharp per festeggiare i 30 anni di carriera; Grillo per il V-Day, nel 2007. Un primo stop si registra tra '91 e '92, quando tutti i grandi dirottano verso Assago, a cominciare dagli U2. Ora, la fine."
60 Punti
(40 + 20 + 0)
Location
via sant'elia 33, milano
lat 45.4902876 long 9.1300559
oltre 13 anni fa
Grande Logan che ha riconosciuto la citazione! E' stato un bellissimo concerto quello tra l'altro, e il palasharp era stata la cornice perfetta. :(
oltre 13 anni fa
oltre 13 anni fa
oltre 13 anni fa
Penso che andrò a portare un piccolo fiore =(
oltre 13 anni fa
oltre 13 anni fa