Nefologia immaginaria
by Tuli Pani
quasi 10 anni fa
Riconosci un animale nella forma delle nuvole.
“Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai”
Sono in un periodo malinconico - isterico, di quelli che ti lamenti in continuazione per qualsiasi cosa e anche quando non trovi nulla di cui lamentarti non sei comunque contento di niente. Non mi capita spesso e non mi piace, è una noia: mi lamento perchè piove, perchè fa freddo, perchè devo studiare, perchè devo lavorare, perchè devo svegliarmi presto, perchè mangio troppo, perchè salto il pranzo, perchè il gatto mi lascia i peli sul maglione, perchè tizio non mi risponde al telefono, perchè Caio mi scrive mille volte al giorno per cose futile, perchè CCU chiude e io l'avevo appena scoperto, perchè ho mal di schiena e mal di testa e mal di denti eccetera eccetera eccetera. Vi risparmio il resto del lunghissimo elenco, il concetto è che tutto diventa un peso.
Per frenare questo loop di pesantezza cosmica ieri ho riletto una delle mie poesie preferite, e poi sono andata in balcone a guardare le nuvole mentre il sole tramontava.
Almeno per un momento, basta con le lamentele.
Disattenzione - Wislawa Szymborska (una delle mie poesie preferite)
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare
domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo
l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.
Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.
Nessun come e perché -
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in
superficie nel muro
(e qui un paragone che mi è mancato).
Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter
d’occhio.
Su un tavolo più giovane da una mano d’un
giorno più giovane
il pane di ieri era tagliato diversamente.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia
era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
E’ durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.
Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
quasi 10 anni fa
quasi 10 anni fa
quasi 10 anni fa
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