Ok, stavo cercando di studiare, lo giuro. Ma poi ero li che guardavo il libro e sentivo già che la mia mente stava andando da tutt'altra parte... E quindi mi sono detta: ma non c'era una missione sul flusso di pensieri?? Allora approfittiamone!
Ecco a voi 10 minuti della mia voglia di studiare:

"Ci sono persone che sembrano leggerti dentro. Ma non nel senso che lo fanno consapevolmente. Alcune relazioni sono facili da gestire perché non tutti hanno questa capacità.. io racconto qualche storiella su quello che penso e su quello che provo e loro se la bevono. Fine della questione.
Ma quelle persone, che fortunatamente sono davvero rare, ti guardano in quel modo e tu lo capisci. Lo capisci che loro lo sanno. E non è che lo fanno apposta, è come se lo sapessero istintivamente. Sanno che stai mentendo. Quando dici che va tutto bene, quando dici che non hai problemi o quando dici che di una cosa non ti importa, loro ti guardano e sanno già che non è vero. Sanno che dentro di te c’è un caos senza fine, sanno che i pensieri e le emozioni si stanno facendo sempre più vorticosi. Ti guardano negli occhi, con quel sorriso un po’ beffardo e la tua mente si svuota. Ed è allora che mi sale il panico. Perché nei miei occhi si leggono cose che nessuno dovrebbe sapere, cose che neanche io voglio sapere.
Per questo i miei segreti sono solo miei. Quando queste persone mi guardano negli occhi mi sento nuda, scoperta. Come se mi avessero beccata con le mani nella marmellata. E sento il bisogno di dire qualcosa di assolutamente fuori luogo per distogliere l’attenzione dai battiti del mio cuore che inesorabilmente accelerano sempre più. Perché basterebbe una domanda, una sola domanda ben piazzata, per far crollare tutta l’impalcatura.
Quando ho fatto il corso di interpretazione delle microespressioni facciali, il docente prendeva sempre me come esempio davanti al resto della classe, perché diceva che il mio viso è un libro aperto. Si divertivano un mondo a farmi le domande più personali e toccanti e a studiare il modo in cui ogni singolo muscolo del mio volto rivelasse più di quanto avrebbero potuto fare mille parole. E io mi sentivo come nel famoso incubo in cui una mattina arrivo in aula e mi accorgo di essere nuda davanti a tutti. Ogni neo, ogni increspatura della pelle, ogni brivido, anche la mia voglia di lamponi dietro la gamba… tutto è in bella vista davanti a tutti.
Alcuni miei pensieri sono come una voglia di lamponi dietro il cervello. Stanno lì finché qualcuno non li rimuove chirurgicamente, ma sono anche ben nascosti da occhi indiscreti. A volte, prima di addormentarmi, vado a fargli visita, li osservo, li cullo e ci gioco, poi in tutta fretta cerco di dimenticarli di nuovo.
C’è quel momento meraviglioso quando ti svegli la mattina, in cui il calore che ti avvolge ti fa sembrare giusta qualunque cosa, in cui i raggi di luce che filtrano dalle tapparelle sembrano polvere di stelle e la vita in tutta la sua crudezza non ti ha ancora raggiunto… è lì che io troverò sempre la mia voglia di lamponi."