Era qualche giorno fa che ero inspiegabilmente triste e non mi spiegavo il motivo.
Ora che so qual'era mi rendo conto che potevo arrivarci prima.
Semplicemente problemucci di origine donnile, e demotivazione da crisi d'identità.
Quando non riesci a definire la tua identità professionale e non vedi un futuro figo insomma.

Vedere una missione così carina mi ha tirato su il morale, mi sono distratta mettendomi al lavoro! :D
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Ero in terrazza.
I giornali erano già stesi sul pavimento, le vernici ed i pennelli non vedevano l'ora di essere usati, ed ero circondata da cassette di legno salvate appena in tempo.
L'ortolano ha sputato il rospo! Ha confessato che il giorno dopo le avrebbe buttate.
Il CD di Mika completava la scenografia e riempieva il tassello vuoto che mancava per una situazione perfetta, di assoluta spensieratezza.
La mente iniziava a costruire castelli fatti di cassette di frutta impilate, ma avevo bisogno solo di una sedia. Cervellino Mio,lo sai che l'Ada è una persona semplice, le basta una sedia!
Il CD è arrivato alla canzone n°5. Come il profumo, anche se col profumo non c'entra nulla. Underwather.
C'è un pezzo che dice

" 'cause all I need
is the love you breathe.
Put your lips on me
and I can live
underwather"

Ora so cosa fare.
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Dopo aver montato il trono nel parchetto ed averlo provato ho ripensato a ciò che chiedeva la missione: "testerai e farai testare".
Non ho avuto bisogno di cercare: tre bambine incuriosite si sono avvicinate.
Hanno subito notato i pesci che mia madre non aveva visto.
Hanno subito fatto commenti di apprezzamento.
Hanno fatto sembrare la mia sedia superspeciale.
Hanno parlato con me con gentilezza.
Hanno parlato con me come se mi conoscessero da tempo.
Mentre parlavo con loro mi hanno ascoltato come spesso i grandi non fanno più.
Sorridevano, come spesso i grandi non fanno più.
Mi hanno chiesto di giocare con loro, come quelli della mia età non sanno più fare.

Ho giocato con loro.

"Ci vediamo domani!".
E' questo ciò che mi hanno detto prima che me ne andassi...
...lo spero, voglio ripassare ciò che stavo dimenticando crescendo.

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Chissà come saranno state sorprese quelle cassette della frutta.
Ieri erano tristi, rassegnate al loro destino, insieme ad altre deportate, nel buio di un capannone umidiccio, oggi erano azzurre, piene di pesci, in mezzo all'erba al sole, ed avevano un nuovo lavoro!

:)