Rodolfo e Mimì.
Si incontrano in una squallida soffitta, dove Rodolfo vive con i suoi squattrinatissimi amici.
Marcello, il pittore, Colline, filosofo e Schaunard che fa il musicista.
Vivono in una Parigi splendida, ma non hanno neanche un po' di legna per scaldarsi.
Rodolfo, poeta, tira a campare scrivendo per "Il Castoro" un piccolo giornale parigino.
E proprio mentre scrive un articolo, mentre i suoi amici lo lasciano solo in casa, incontra per la prima volta Lucia, detta Mimì...una ragazza bella come un giglio, ma molto malata.

Mimì sale in soffitta da Rodolfo, in cerca di un po' di fuoco per accendere il suo lume.
Rodolfo prontamente offre il di fuoco a Mimì, ma la ragazza ha un piccolo mancamento e smarrisce la chiave di casa... chiede aiuto a Rodolfo, il quale, furbetto, spegne anche la sua candela, per poter restare al buio con Mimì.

È la grande occasione di Rodolfo, che porge la mano e sente il gelo della mano della bella ragazza.

"Che gelida manina....se la lasci riscaldar, cercar che giova ? Al buio non si trova!"

Ed invece, Rodolfo, ha già trovato la chiave, nascondendola nella sua tasca !

Rodolfo racconta la sua storia, è già innamorato di Mimì, parla di sogni, chimere, castelli in aria... dice di vivere da gran signore con le sue rime d'amore... dice di essere milionario, ma solo nell'anima...

E poi... arriva il momento magico, dopo aver sognato ad occhi aperti... Rodolfo dice:

"Talor dal mio forziere
ruban tutti i gioielli
due ladri, gli occhi belli.
V’entrar con voi pur ora,
ed i miei sogni usati
e i bei sogni miei,
tosto si dileguar!
Ma il furto non m’accora,
poichè, poichè v’ha preso stanza
la speranza!"

E proprio sulla parola speranza, che arriva il famoso "DO DI PETTO", una nota tanto difficile, quanto bella.

Forse qualcuno dirà :

"con questo urlo non sfoghi rabbia e frustrazione ! è un inno d'amore!"

Ed invece, se vogliamo vedere la medaglia anche dall'altro lato, Rodolfo mentre cerca di conquistare Mimì, pensa sicuramente a quanto la sua vita sia misera, non ha fuoco per scaldare la ragazza e non può offrirle neanche un bicchiere di vino per conforto.
In quell'apice, c'è anche la frustrazione di un giovane uomo innamorato, consapevole di non avere nulla.

Nulla, tranne la SPERANZA.

P.s. La mia esecuzione non è perfetta, ma considerate che ho cantato la nota senza riscaldamento vocale (non andrebbe fatto...) e la nota, è un Do di Petto, nota che molti tenori famosi ed in carriera NON riescono neanche a fare....