I 600 colpi

by Alessandro Saggiorato

oltre 10 anni fa

Istruzioni:
Scrivi per dieci minuti tutto ciò che ti viene in mente.

“Epigramma spontaneo”

Anche uno spazio bianco fa parte di quello a cui uno può pensare, o meglio aspirare direi, perchè lo spazio alla fine è un concetto astratto e invece la mente pensa più in termini di parole o cluster di parole, al massimo di immagini ma mai di dimensioni almeno credo. Così se penso ad uno spazio bianco vedo un quadrato bianco perché per arrivare a quel concetto il mio cervello si serve di quel mattoncino specifico del linguaggio visivo che più si avvicina al concetto. Pero lo spazio bianco, il quadrato bianco, si riempie di righe nere, curve, vicine e sinuose a formare un serpente o delle rose o dei cani a pancia all'aria in un letto di ossa umane. Lo so a volte sono macabro ma mi piace, trovo che ci sia un'immensa poesia nella morte, ogni tanto vado a fare una passeggiata in un cimitero per guardare le foto dei morti, soprattutto quelle dei morti prima degli anni 70, quelli morti troppo recentemente non mi piacciono, mi danno l'idea che abbiano avuto troppo poco tempo per vivere e abbiano dimenticato di fare un sacco di cose. Comunque guardo le foto in bianco e nero e mi rasserenano, specie se i ritratti anno nomi desueti come Delfina o Pompelio, mi fanno pensare al fatto che qualsiasi cosa non vada in questo momento è inutile prendersela troppo, i loro sguardi sono quasi un consiglio silenzioso che ti invita a valutare bene le cose a cui permetti di causarti sofferenza. La cosa che non mi piace dei cimiteri sono i fiori, a parte che generalmente sono di quelli finti e brutti, il problema sta nelle composizioni e nei colori, troppi colori intanto, io apprezzerei di più dei fiori pallidi e decadenti ma non troppo sobri, con dei colori che non sparassero sul marmo creando un quadro armonico. Ecco di nuovo il quadro, non più bianco ma grigio. Il grigio è il mio colore preferito, mi da l'idea di possibilità ma anche di equilibrio ed eleganza, adoro le superfici liscie e grigie o i tessuti grigi melange, peccato che non ci sia della frutta grigia.

3 Commenti

  • Caccola Spaziale - Storie di muchi [673 commenti]
    oltre 10 anni fa

    Dovresti venire a Bologna, c'è uno dei più grandi musei a cielo aperto d'europa: la Certosa.... a parte le storie dei morti, c'è tutta la parte monumentale che è fantastica...
    non trovo i morti macabri... sarà perchè ci ho lavorato, ma ho sempre amato i cimiteri e del buon gossip storico...
    e poi in questi anni sto facendo una ricerca su persone morte, sulla loro famiglia, sulla loro storia... è fantastico e ora ho una collezione di nomi strani...
    tipo...

    Valburga.
  • AntoniaAiezza [250 commenti]
    oltre 10 anni fa

    oh dio sembra che tu mi abbia letto nel pensiero e poi scritto queste parole!Anche io credo che nella morte ci sia qualcosa di poetico e poi anche io quando raramente sono obbligata a recarmi al cimitero faccio il giro a guardare foto in bianco e nero e ricamo storie sui volti che vedo.Non c'è niente di macabro in tutto questo,hai ragione,io la chiamerei sensibilità :-)
  • LaResdòra [1186 commenti]
    oltre 10 anni fa

    Mi piace molto, ma molto molto! E si che devi tornare a giocare, se le premesse sono queste.