τύχη cartacea
by Layla
oltre 11 anni fa
Prendi il libro a te più vicino, aprilo a caso, scegli la frase che ti piace di più e scrivila qui.
“Viaggio al termine della notte”
Vi copio velocemente il contenuto da wikipedia e poi vi scrivo la mia personale opinione.
"Il lavoro semi-autobiografico segue le vicende di Ferdinand Bardamu attraverso il suo coinvolgimento nella Prima guerra mondiale, l'Africa coloniale e l'America del primo Dopoguerra (dove lavora per l'industria automobilistica Ford) attraverso il suo ritorno, nella seconda metà dell'opera, in Francia dove diventa medico e dove inaugura uno studio nel degradato sobborgo di Parigi, la fittizia La Garenne-Rancy. Il romanzo inoltre rappresenta una satira contro la professione medica e la vocazione della ricerca scientifica. I disparati elementi del romanzo sono tra loro connessi dai ricorrenti incontri con Léon Robinson, un personaggio sventurato non meno che ambiguo, la cui esperienza è per certi versi parallela a quella di Bardamu.
Come il titolo stesso suggerisce, Voyage au bout de la nuit è un cupo, nichilistico romanzo in cui si mescolano misantropia e cinismo. Céline esprime un pessimismo pressoché inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni umane, sulla società e sulla vita in generale. Verso la fine del libro, il narratore Bardamu, che sta lavorando in un manicomio, sottolinea:
(FR)
« ...je ne peux m'empêcher de mettre en doute qu'il existe d'autres véritables réalisations de nos profonds tempéraments que la guerre et la maladie, ces deux infinis du cauchemar. » (IT)
« ...Non posso trattenermi dal dubitare che esiste una qualunque genuina realizzazione del nostro più profondo carattere, tranne la guerra e la malattia, quelle due infinità dell'incubo. »
(Voyage au bout de la nuit - Paris: Folio plus classiques, 2006, p. 442)
Da un punto di vista letterario, il primo romanzo di Céline è notevole per un nuovo stile che sembra riflettere i discutibili protagonisti e che avrebbe esercitato una considerevole influenza sulla letteratura francese successiva. Céline fa ampio uso di ellissi, iperboli e parole gergali. L'opera godette di successo popolare e una larga approvazione da parte della critica quando fu pubblicato, nell'ottobre del 1932, tanto che Albert Thibaudet, forse il più grande critico francese di quegli anni, disse che nel gennaio del 1933 il romanzo di Céline era un comune argomento di conversazione serale."
(Wikipedia)
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"Céline è stato creato da Dio per dare scandalo" (Bernanos)
Louis Ferdinand Céline.
L'anarchico Céline, il folle visionario, capace di trasfigurare la materia incandescente che è la realtà e trasmetterla nel suo linguaggio immediato, esplosivo.
Sì, esplosivo.
Esplosivo perché come scrive Céline esplode nel cuore.
E' un libro che parla, parla a te, ha quel modo di fare troppo sincero, troppo reale,che stringe alla gola.
Un libro che non ho ancora finito ma che subito mi ha fatto innamorare.
E' il nudo ritratto umano; nello splendore del suo cinismo e nella dolce amarezza di una coscienza troppo pessimistica...in fin dei conti, un po' come la mia.
Ma non è solo questo. No, non si limita a fotografare il marcio della vita; anzi, nell'abiezione di questa riesce a scatenare una comicità potentemente esilarante, grottesca.
Non ci avete capito nulla?
Bè, leggetelo.
Leggetelo e forse vi innamorerete come me.
Magari vi innamorerete come me, non una volta sola, ma tante volte, ad ogni pagina, ad ogni rigo, ad ogni parola di ogni storia catturata in un libro.
Le citazioni in cui mi sono casualmente imbattuta sono nelle immagini, spero vi piaccia.
oltre 11 anni fa
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