I 600 colpi
by Luz
oltre 11 anni fa
Scrivi per dieci minuti tutto ciò che ti viene in mente.
“Stream of Consciousness molto home-made”
Bene, ragazzi, sono le 21.59 e mi sembra un'ottima ora per cominciare questo mio racconto...
Sono in camera, sola con il mio ventilatore a torre, seduta sul letto in mutande, con un lenzuolo arrotolato addosso come la peggio gitana, con il pollicione del piede destro che tiene il cavo dell'alimentazione del pc al suo posto... Perché sì, il mio portatile sta cadendo a pezzi, e io non posso fare nulla per impedirlo...
Sono già passati due minuti, wow, non pensavo di essere così lenta a scrivere! xD
By the way, volevo raccontarvi delle mie epiche ricerche et figure dimmmerda della odierna giornata...
Dovete sapere, miei prodi, che la suddetta abita in quel di Genova, e, seppur figlia di una siciliana e un genovese, mastica discretamente il dialetto locale.
Dialogando su WhatsApp con un amico lombardo, si finì a parlare di dialetti, cosicché gli chiesi cosa capisse del termine "ratto pernügo". Ovviamente, subito, il malcapitato mi disse che non aveva idea del significato recondito di queste parole, ma io, insistendo, riuscii a cavar fuori una risposta dalla sua tastiera.
"Pipistrello".
Ebbene sì, miei cari nullafacenti che leggete questo inutile scritto... Noi genovesi con "ratto pernügo" indichiamo il pipistrello... Tecnicamente, per quel poco che ne so, "ratto pernügo" vuol dire "ratto di notte", o una cosa simile.
Da qui l'infinita discussione con suddetto abitante della Longobardia, il quale condivise con me il suo sapere: pipistrello, in Lombardia, si dice:
grignàpola, gùla-ràt, gularàt, nuciaroeula, rat a sgüratei, rat sguladù, rat sguladu', rata pignòla, Rataùla, sgrignàpola (Bergamo), sgularat, tignoeula.
Sconcertati dagli imbarazzanti nomi che il volgo attribuisce a questa povera bestiola, decidemmo di indagare più a fondo, contattando altri amici, stavolta toscani, per sapere se anche loro, possessori del dialetto che diede vita all'italiano, avessero nomi strani e riconducibili al ratto con cui chiamano la malcapitata bestia.
Ebbene, miei cari, ecco la conclusione: in Toscana hanno visto un topo volare e l'hanno chiamato "pipistrello"...
Ma cosa diamine vuol dire PIPISTRELLO?
Ma perché l'Italia vuole così male a questa dannata bestia?
Almeno, genovese e lombardo lo identificano come "ratto di notte" e "ratto sgolatore", che non esiste come verbo italiano, ma rende l'idea...
Che poi, i lombardi, dove li hanno visti i pipistrelli attaccati alle gole della gente? Qui ci sono solo quelli insettivori... Credo di aver capito da dove ne arriva tutta quella nebbia, è tutto quello che si fumano per stare allegri nella pianura paludosa in cui si ritrovano...
Con tutto il rispetto, eh!
Ed è così, facendomi odiare da TUTTI coloro che abitano la Pianura Padana, che concludo questo racconto senza senso.
Alla prossima esecuzione, Uploadiani!
(h. 21.11)
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
Da me (bergamo) si dice Sgularat, come hai segnalato tu. Però non deriva da "sgolare" ma da "sgulà", cioè volare. Ratto volante, che bello.
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
Ma tu di dove sei? Ora sono curiosa, come minimo solo in Toscana lo chiamano solo "pipistrello" senza allusioni al suo essere un topo volante succhiasangue... xD
oltre 11 anni fa