Dollaro_Ander$cor! Variabile di default!
Se volete informazioni sul programma, leggete qui di seguito.
Se volete una storia più intima e personale, scorrete fino alla cornicetta (..--++--..).

Alle 22 del mercoledì sera, un'ora di spensieratezza ed estemporaneità sul web. Seguiteci per...
...votare le canzoni più raccapriccianti della storia della musica...
...scoprire qual è il filo logico nascosto che governa la scelta dei brani della playlist...
...appassionarvi al radiodramma "Sesso a Sassuolo"...
...fare cose inconsuete per guadagnare i punti del nostro concorso e vincere la Scatola Radiofonica...
...e qualsiasi altra cosa possa venirci in mente a caso nel corso della diretta.

Come e dove sentirci? Siamo...
...sulla nostra stazione radio: http://www.spreaker.com/user/dollaroanderscor
...sulla nostra pagina féisbuc: http://www.facebook.com/DollaroAnderscor
...sul tuìtter: @DollarAnderscor (tuìtter è tirchio coi caratteri)
...sullo scàip: dollaroanderscor

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(Potete anche non leggerla tutta... a me andava di scriverla.)

Simbolo del dollaro e underscore - $_ . Non è altro che la variabile di default del linguaggio di programmazione Perl. Quando a una variabile non viene assegnato un nome "va lì di default", come diceva il prof. 45258. Così, per me (Cesare), Pietro e Andrea "Dollaro Anderscor" è diventato col tempo un sacco di cose: il nome del bar che tutti una volta nella vita sognano di aprire ("Dove andiamo stasera? Dove si va di default!"), poi elevato a panineria per servire il MegaParsec (il panino definitivo), poi diventato una stazione radiofonica, il titolo del primo album e via discorrendo... L'emblema di tutte le cose per cui serve un nome estemporaneo - pari merito con "U con l'umlaut".

Era il 2006, eravamo tre "P"...
Eravamo "I 3 P", dove la "P" simboleggiava quello che saremmo dovuti diventare nel nostro futuro professionale: tre Physicists dell'Università di Pavia...
...o ciò che ognuno di noi era in sé - ovvero il Pacioccone, il Pugliese e il Posticcio*.
(...o un velato insulto tipicamente lombardo. Questa era l'interpretazione più accreditata.)
Un gruppo unito, affiatato. Un gruppo. A lezione, agli esami, a pranzo, a cena - e che cene - una su tutte, la cena della Madonna (il nome è spiegato nel seguito).
*Nome dato dal frequente uso di barbe fittizie.

Poi capita che col tempo ci si perda di vista.
Qualcuno decide che il Physicist non sarà il suo mestiere...
Qualcuno non porta più barbe posticce...
Finché, gradualmente, si cresce e si smette di essere Pi.

Ma le cene non si toccano.
Una su tutte, la cena della Madonna.
Sempre nella stessa data della prima volta. Anniversario d'obbligo, l'8 dicembre (Immacolata Concezione di Maria), da ricordare tutti insieme appassionatamente, rispolverando gli aneddoti dei tempi d'oro.
Le seppioline e il loro agliosissimo sughetto. I brillantini della farfalla di Sara. "Può mostrarmi la diapositiva prescedònte?"...

(...con una dissolvenza incrociata ci spostiamo in una birreria di Codogno. Nevica che Dio la manda, e infatti è la Cena della Madonna 2012 - VII Edizione...)

"...sì, poi tutti i progetti che avevamo in mente, tipo il bar..."
"...o la paninoteca..."
"...o il programma radiofonico..."
"...mmmh, tra l'altro sono iscritto a un gioco dove devi fare delle missioni e una è proprio 'fai un programma radiofonico'..."
Qualche secondo di silenzio carico di intesa.
"...e ce lo dici così?!"

Oltre ai 3 P storici ci accaparriamo anche Lo Stefano (in Lomellina i nomi hanno tutti l'articolo davanti, anche quelli maschili), che da anni teneva nel cassetto il sogno della radiofonia e anche lui, come noi, aspettava un'occasione.
E anche di lui sapevamo che sarebbe stato abbastanza "P" da buttarsi a capofitto in questo progetto. Buttarsi, trainare, essere un vulcano di idee in perenne eruzione e dall'entusiasmo incontenibile.

Sapevamo che, una volta che fossimo tornati ad essere P, non avremmo smesso troppo facilmente.
"Vederci una volta alla settimana è quasi terapeutico", ed è una terapia che vogliamo continuare a fare.
Fino a che non ci internano davvero.
Nell'Istituto "Suor Guglielmozzerellina".
(Ma quella è un'altra storia.)

"Oh, ragazzi... abbiamo fatto tre puntate, io posso pubblicare la missione e possiamo smettere qui..."
(pausa)
"Ci vediamo la settimana prossima!"