Sinossi in cornice

by L' Adalgisa

oltre 11 anni fa

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“Alla mia destra, ho la possibilità di scorgere una finestra attraverso la quale posso guardare fuori dall'abitacolo della mia umile dimora. ”

Ciò che mi accingo a contemplare sono le finte foglie di edera poste sul davanzale con funzione decorativa contornate da un tranquillo paesaggio campagnolo dove il protagonista è sicuramente il verde prato ben curato dal papà.
In questa uggiosa giornata autunnale viene difficile cogliere a fondo l'armoniosa visuale osservabile dal varco posto nel muro allo scopo di aerare e illuminare la stanza. Nonostante ciò si possono comunque catturare sensazioni positive derivanti dalla cura che il buon padre ha per il suo adorato praticello rigoglioso.
Vi sono delle inferiate e dei vasi contenenti fiori rosa che ostacolando il campo visivo impedendo la completa ammirazione del paesaggio circostante la dimora. Estendendo la nostra visuale e cercando di immaginare che questi ostacoli non ci siano ciò che possiamo esplorare è una porzione del terreno a me appartenente: una parte del mio giardino. Ammirare l'esterno del mio abitacolo dona un senso di quiete che pervade il corpo dando generosamente pace alla mente. Il vento soffia soave e sfiora le foglie degli alberi ormai ingiallite e consapevoli del fatto che a breve potrebbero venire a contatto col terreno sottostante, ma nonostante ciò lottano contro l'aria debole che a loro pare fortissima senza perdersi d'animo anche se vedono le loro compagne andare incontro alla fine che tutte temono. Il verde prato è ora macchiato da aloni che rallegrano il paesaggio con colori autunnali. Un panorama mai statico anche grazie al passaggio di lesti felini che si accingono a rincorrere le foglie cadute mosse dal vendo, quasi come fossero topi in cerca di un rifugio sicuro dal nemico.
Indagando oltre la siepe, abbiamo la fortuna di poter scorgere il maestoso castello di Bargone, circondato da altrettanto imponenti piante, ormai spoglie, tutt'intorno.
Il rumore della pioggia, unendosi alla quiete, dona un senso di malinconia, che si tramuta in nostalgia quando il paesaggio fa affiorare sereni ricordi di calde estati tascorse in questo caro giardino.
Posso rimembrare la mia sagoma infantile mentre indossa un vestito rosso e un cappello di paglia, con in braccio un gatto bianco e una rosa mano. Fugge il gatto, e ritorno al presente, dove torno a fissare le gocce di pioggia. Il cielo è in lacrime.

Stavo scherzando. E' notte, c'è buio e non si vede una mazza. :)

1 Voto

4 Commenti

  • L' Adalgisa [148 commenti]
    oltre 11 anni fa

    Ma Fra!!! Ci sei anche tu!! GRANDEEEE!! :D :D :D
  • pol arost [17 commenti]
    oltre 11 anni fa

    è notte e non si vede una mazza...ahahahah...fantastica..!
  • L' Adalgisa [148 commenti]
    oltre 11 anni fa

    hahahahaha!... Ero ispirata ieri sera! :D Ed era inutile farla così corta :P
  • Mik [84 commenti]
    oltre 11 anni fa

    Mi sa che hai sforato un pò dai 140 caratteri