Visto che non ho nulla da fare, ho deciso di descrivere SIA una fotografia, SIA tre oggetti che parlano di me.

Voglio iniziare dalla foto, perchè la trovo fantastica :D

Come quasi la metà dei bambini della mia età, anche io sono stato vittima delle promozioni ''Chicco'' che regalavano book fotografici ai bambini come carta igienica.. e questo ne è stato il mio risultato... A parte questo la foto mi piace molto perchè mi ricordo il momento preciso in cui l'hanno scattata e anche perchè dallo sguardo si vede proprio che mi stavo divertendo... Voglio dire, se l'avessi fatto adesso avrei avuto più uno sguardo da ''vediamo di fare presto''.

Il primo oggetto di cui voglio parlare è la mia seconda tavola da skate (ormai, come si vede in foto, rotta). L'ho scelto come primo oggetto non a caso, ma proprio perchè ci sono molto legato e mi sono ripromesso che prima o poi l'appenderò in camera. Regalatami alla cresima è riuscita a durare circa 2 anni e mezzo prima della sua rottura. La conservo gelosamente poichè abbiamo passato un sacco di momenti divertenti insieme ed il solo vederla me li fa rimandare alla mente.

Il secondo oggetto che voglio descrivere è la spilla.
Essa ha un origine misteriosa, di fatti la leggenda vuole che quando andai a Venezia con mio cugino, abbia incontrato su un traghetto un simpatico russo con una capigliatura afro ed essendo solo bambini, siamo andati da lui senza timore a rompergli le balle... Lui (fortunatamente) ci ha accolti con un sorriso e ci ha regalato ad entrambi una spilla con sopra raffigurata la sua citta. Per me è stato come trovare un tesoro, e come ogni tesoro lo custodisco gelosamente.

L'ultimo oggetto che voglio descrivere è la mia collezione di mini-skateboard portachiavi che un tempo si trovavano come sorpresa nelle Wacko's. Premettendo che prima di ottenere tutti i mini-skate avevo intenzione di completare almeno una collezione nella mia vita, appena ho visto il tipo di sorpresa che conteneva il pacchetto di patatine, ho capito che quella collezione sarebbe diventata mia. E così fu, grazie ad un'estate di duri scambi di sorprese e di estenuante ricerca nelle patatine. Ma come dice il detto ''Chi l'ha dura la vince''.