- L'alloro che rappresenta l'università: amata, odiata, vissuta con divertimento e vissuta con noia. Ho pensato di mollarla, di cambiare corso, di cambiare città, ma alla fine ho tirato dritto.
Ho tirato dritto e mi son divisa tra lezioni (15% del tempo), colazioni (30% del tempo), shopping (25%) sonore dormite (30%).
Ma l'ho finita e alla fine sono orgogliosa, tanto che ormai mi si può chiamare solo Dottore (rigorosamente al maschile).

- La macchina fotografica: ci sono tanti modi per dire qualcosa, io scelgo le immagini. Ma non scelgo le immagini facili e veloci, scelgo le immagini che lasciano sedimentare graffi, sporcature, tempo, polvere, mesi, anni, significati.

- La coscienza di Zeno: siamo tutti un po' lo Zeno Cosini d'inizio romanzo, un po' inetti o convinti di esserlo. Siamo tutti un po' lo Zeno della fine, lì a prendere le distanze dagli altri che sono troppo normali e sani, ma è sempre una posa.