Ogni cosa è illuminante
by Rainer A. Blackchain
quasi 13 anni fa
Descrivi o fotografa tre oggetti che parlano di te.
“Before I Forget”
Tre cose che parlano di me. Va bene così, può starci, in fondo.
Tre è un gran numero, potenzialmente perfetto, quindi può adattarsi all'immagine di una persona. Tre cose che parlano di me. Dunque.
Per prima cosa ho inserito la collana che porto al collo: sono tre ciondoli, in realtà, ma per comodità li riporto come un singolo oggetto.
Si tratta di tre spaccati di esistenza che sono arrivati -per vie pseudo trascendentali- nella mia vita proprio nei momenti giusti, come a segnare un passaggio di fase.
Tre ciondoli, quindi:
-Una Spada: essa sta a significare lo Spirito Combattivo, il Fuoco -Agni- trascendentale delle Filosofie del mondo, quella forza di Volontà implacabile ed inarrestabile che tutti abbiamo -chi più, chi meno- e che ti urla "Tirati su!" quando hai intenzione di mollare e buttarti a terra. Sono particolarmente affine a questo simbolo, è un Archetipo -non di violenza, ma della sua ottava più alta-, cioè a dire l'idea stessa di difesa e attacco, giustizia e forza d'Animo.
-Una Chiave: essa rappresenta la costante ricerca della Saggezza. Per molti potrebbe sembrare una banalità, ma un Uomo che sia tale cresce quando cresce la sua Saggezza, quando è capace di andare oltre bene e male, discernere i propri vizi e abitudini dannose; quando è capace di controllare se stesso ed essere abbastanza distaccato da non essere come uno di quegli zombie che camminano per strada in giacca e cravatta, col bluetooth a parlare ore ed ore di affari.
Saggezza non è conoscenza. Saggezza non significa avere le risposte a tutto. Saggezza si ottiene ricercando Domande, non risposte. Saggezza è saper vivere, gustarsi il presente e saper dare senza chiedere nulla in cambio.
Quella capacità d'amare, insomma, che non pretende e non giudica, che ha modo di essere senza cercare di apparire. Saggezza.
-Una "G", che sta a simboleggiare l'iniziale del mio vero nome. Non tanto per un "ricordo" di chi sono, quando mi perdo nelle mie stesse maschere, ma più che altro una costante spinta a ricercare se stessi, instancabilmente. Trovo che sia essenziale.
L'oracolo di Delfi recitava:"Oh uomo: conosci te stesso e conoscerai il tesoro degli Dèi!"
Un'altra cosa che parla di me è indiscutibilmente la mia chitarra. Non è una chitarra in particolare, ovviamente -anche se la suono, certo-, ma l'archetipo essenziale della musica stessa, del suonare e saper evolvere e comprendere grazie anche all'armonia che è capace di creare la musica quando si mescola saggiamente al silenzio. E' impareggiabile.
L'ultimo oggetto è una mappa. Una mappa qualsiasi sarebbe andata bene, ma ho scelto volontariamente quella della Terra di Mezzo -Il Signore degli Anelli, chiaramente- perchè sono particolarmente legato a quella storia. Ma come ho detto prima, una mappa qualsiasi sarebbe andata più che bene.
E' ciò che una mappa rappresenta, l'importante: la voglia di viaggiare -anche da soli e a piedi, soprattutto a piedi- per terre mai viste; la voglia atavica di avventura ampiamente vista nel capolavoro cinematografico -e della vita reale- di Christopher McCandless (Into the Wild); un viaggio per ricercarsi, per perdersi e conoscere.
Una costante ricerca del mondo, del nuovo, di un obiettivo impreciso ma che va ricercato comunque perchè esso rappresenta la mèta finale di ogni essere umano.
Un'avventura senza capo nè coda, per il semplice gusto di avventurarsi in mezzo agli alberi, ai lupi e alla nuda pietra.
18 Voti
28 Punti
(10 + 18 + 0)
Location
parma
lat 44.8078657 long 10.3295478
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