Tyler Durden
by zerolinnaua
quasi 13 anni fa
Hai 80 anni. Pensa alle cose belle che hai vissuto e a tutte quelle che hai sempre rimandato e che ora non puoi più fare. Ora torna al presente e cogli l'attimo.
“A voi la scelta!”
Istruzioni: Questa istruzione ha una duplice anima, una un po' più riflessiva (testo) e una un po' più spensierata (immagini). La conclusione serve per capire tutte e due, quindi anche se non volete sorbirvi tutto il testo (che è lungo e io non sono esattamente una scrittrice), dovete almeno leggere quella (è laggiù, in fondo a tutto).
Il testo è stato scritto di getto e l'ho sentito molto mio, questa missione mi ha emozionato talmente tanto che ho dovuto fare una cosa un po' più pirla per sdrammatizzare :) Ed ecco che è nata l'idea del racconto a bivi.
Se c'è una cosa che ho capito dalla vita è che è talmente imprevedibile che, probabilmente, anche uno sconosciuto per strada ne sa quanto te su come andrai a finire e quindi ho pensato "perché non far prevedere agli altri come sarà il mio futuro?"
Mi sono divertita a farla, quindi spero sia altrettanto divertente da sfogliare. :)
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Parte prima:
"La felicità forse è un'altra cosa, ma quello che mi è passato sotto gli occhi, questi anni, non lo cambierei mai con niente."
Il rumoroso pendolo che tengo in salotto mi avverte che è mezzanotte: oggi compio ottant’anni. È buffo: avrei giurato che non ci sarei mai arrivata e invece eccomi qui, ancora sana come un pesce, tolto qualche inevitabile acciacco.
I miei capelli sono un po’ più bianchi, certo, ma è già un miracolo che io li abbia ancora, considerando tutto quello che gli ho combinato quand’ero giovane.
E la pelle è un po’ più rugosa, sicuro; passo davanti allo specchio e mi guardo distratta: sembro una castagna. Mi guardo le braccia e alzo un po’ la maglietta per guardarmi i fianchi, chiedendomi se aveva ragione chi mi diceva di non farsi tatuaggi, che poi si diventa vecchi e si rischia di sembrare ridicoli.
Non so perché sento il –caratteristico dei vecchi- masochista bisogno di ripensare alla mia vita.
Quando hai ottant’anni la cosa più difficile da fare è accettare che la maggior parte della gente che hai amato durante la tua vita non c’è più. Proprio più, senza scampo.
Pennac diceva che il problema dei vecchi è che muoiono senza aspettare il nostro affetto, o qualcosa di simile –la memoria è quel che è-, e aveva ragione. E noi, invece, pensiamo sempre di averlo, il tempo, il tempo per dimostrare il nostro affetto, il tempo per dire “ti voglio bene”, per fare il gesto giusto al momento giusto e invece no, ti scivola semplicemente dalle mani e ti rimane solo il rimpianto di essere stato tanto distratto.
Questa sera compio gli anni, ma sono sola e un po’ malinconica. Mi porto lentamente sul balcone e mi appoggio alla ringhiera, l’aria è tiepida e da qui si vede la punta della torre Eiffel svettare da sopra i palazzi, mi sembra di essere in uno di quei vecchi film ambientati a Parigi, nei quali, da qualunque posto, si vede quel grande simbolo di ferro che domina la città.
Quand’ero giovane e dicevo di non volere figli la risposta era sempre la stessa: che un giorno avrei cambiato idea, che “aspetta e vedrai”, ma così non è stato. Ho aspettato, ho visto, ma l’idea è rimasta quella.
Forse è stato un errore? Forse adesso, adesso che sono sola ad augurarmi cento di questi giorni, preferirei averne avuti? Ma sarà poi giusto fare figli per non rimanere soli da vecchi? E poi, chi ci pensava che sarei diventata vecchia? E, soprattutto, perché ci sto pensando proprio ora? Ma il flusso di coscienza non si arresta.
Il mio sogno, da giovane, è sempre stato quello di scappare: da quando, a sedici anni, ho preso la decisione di diventare una guida turistica a Parigi, ho sempre incanalato tutti i miei sforzi in quella direzione e alla fine ce l’ho fatta. E ho amato la mia vita, amato questa città e tutto quello che mi ha dato, ma, qualche volta, non posso fare a meno di pensare a quello che ho sacrificato, alla gente che ho perso, al tempo in più che avrei potuto passare con la mia famiglia o con gli amici di sempre.
Non che qui sia sola, certo, in questi anni di amici me ne sono fatta e ho anche incontrato l’amore della mia vita, anche se adesso non c’è più.
Improvvisamente mi ricordo che ho lasciato dei muffin in forno e vado in cucina per tirarli fuori. Ottant’anni suonati e l’unica cosa che so cucinare sono ancora i muffin.
Mentre respiro l’aria calda di dolci appena sfornati mi passa anche la malinconia.
Forse sì, forse non tutte le scelte che ho fatto sono state quelle giuste –e vorrei conoscerlo uno che non ne ha sbagliata neanche una-, ma ho sicuramente vissuto una vita intensa: ho viaggiato, conosciuto altri mondi e culture, sono stata a concerti indimenticabili a sudare musica, ho attraversato piazze colme di rabbia per lottare quando ritenevo giusto farlo, ho conosciuto persone meravigliose che non si sono mai stancate di darmi tutto quello che potevano -forse anche quando non lo meritavo-, non ho mai smesso di credere che fosse possibile vedere realizzato quello in cui speravo e, soprattutto, non sono mai stata troppo vecchia per farmi togliere il fiato da un tramonto sul mare o dal sorriso di qualcuno che amavo.
Allungo una mano impaziente per assaggiare un dolce e me la scotto. Ritraendola di scatto, sorrido: quando sei vecchia ti rendono contenta i gesti che ti ricordano che, in fondo, sei sempre la solita.
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Conclusione:
Se siete arrivati fino a qui, complimenti, ma anche se siete saltati alle conclusioni senza leggere il resto.
Inizialmente pensavo di impostare questa missione in modo diverso, non avrei mai pensato che potesse scombussolarmi così tanto.
Per buona parte della mia vita ho, appunto, sempre pensato che il mio grande sogno fosse quello di fare la guida turistica in una delle città che più amo. Coniugare arte e Parigi mi sembrava la cosa migliore a cui potessi approdare e, così, me ne sono venuta in Francia per imparare questa complicata lingua in cui la erre la fa da padrona.
Ma è proprio stando qui che mi sono accorta di quanto le cose che ci sembrano scontate (i nostri gatti che ci si strusciano sulle gambe, le battute sciocche dei nostri fratelli, le lasagne della nonna che riempiono di odori meravigliosi la casa) possano riempirti la vita in un modo tanto semplice, quanto efficace.
E, quindi, per la prima volta, mentre redigevo questa mia previsione del futuro, ho fatto una cosa che non avevo fatto finora: considerare l'opzione di passare la mia vita in Italia. Ma a fare cosa? La guida turistica non se ne parla, perché, a differenza della Francia, lì l'esame è provinciale e per muoverti dovresti fare un nuovo esame ogni volta, ma allora cosa? Spulcio su google, cerco corsi, master, formazioni improbabili e poi trovo qualcosa di interessante: l'accompagnatrice turistica. Codesta figura non se ne sta in un loco solamente, ma se ne viaggia in giro per il mondo, tornando, però, sempre al nido. Potrebbe essere interessante e quindi rivaluto un po' i piani e inizio a informarmi sui concorsi, sui modi per imparare un'altra lingua, e cerco esperienze e informazioni.
Certo, potrei non riuscire a fare niente di ciò che mi sono prefissata, so bene che non vivo esattamente in anni in cui è facile realizzare i propri sogni, ma se smetto di crederci già ora chi mi salva più?
Ora, io non so come andrà a finire la mia vita, se nel modo tanto agognato o in un nuovo, sorprendente modo o, ancora, sotto un ponte a far la fame, ma questo è il mio piccolo modo per cogliere l'attimo prima che sia troppo tardi.
Oltre, ovviamente, ad aver chiamato i nonni per dirgli che mi mancano. :)
oltre 12 anni fa
oltre 12 anni fa
oltre 12 anni fa
oltre 12 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Lo :)
Grazie anche gli altri :)
quasi 13 anni fa
Però...
non farlo mai piùùùùùù, non scrivere più una descrizione tanto lunga!! =P
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Per i tatuaggi, allora spero di riuscire ad aggiungerne altri per diventare una nonnina fighissima eheh :)
quasi 13 anni fa
...poi ho evitato di pensare alla mia vita altrimenti mi deprimo XD
Inrocio dita e zampe per te, perché tutto possa andare per il meglio ^^
Ps: secondo me i vecchietti con i tatuaggi sono dei gran fighi XD
quasi 13 anni fa
Grazie anche agli altri :)
(comunque proprio oggi mi è capitato di leggere un articolo sulle difficoltà nello scegliere se andarsene o restare in Italia. il fato mi lancia segnali)
quasi 13 anni fa
Ci sono anche Seth Rogen e Marshall di How I met your mother!!!
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Sono anche riuscita a non ascoltare la vocetta dentro di me che urlava: "No, no, non leggere!!! E' troppo lungo il racconto!! Non iniziare neanche!!!", ho iniziato a leggere quello che hai scritto, mi ha catturato e non ne ho saltato nemmeno una riga.
Molto bello anche il fatto che grazie a questa missione hai riflettuto e iniziato ad informarti per altre opzioni.
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Akane: che telefilm?? anch'io voglio una dose di james franco!
Grazie anche agli altri :)
aggiornerò questa missione tra 56 anni per scrivere com'è andata, alla fine :)
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Comunque sarai pure una non scrittrice ma mi piace sempre leggerti!
E l'opzione del lavoro con base in Italia mi garba di molto assai..
quasi 13 anni fa
complimenti davvero!!
quasi 13 anni fa
Complimenti ed in bocca al lupo per il futuro! Ti auguro di coronare i tuoi sogni!!!
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Tutt'e due le versioni! (si, le ho lette tutt'e due!XD)
quasi 13 anni fa
Ezedh, e di che? grazie a te :)
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Uno per la storia a bivi.
Uno per la citazione di Benni e il tuo racconto.
E uno per la conclusione ottimista :)
Ti avrei dato anche un quarto voto, ma ahimè è una esecuzione senza tette.