Ogni cosa è illuminante

by Uriel

quasi 13 anni fa

Istruzioni:
Descrivi o fotografa tre oggetti che parlano di te.

“Ma IO, chi sono?”

Sono ciò che appaio per gli altri?

Sono quello tirchio?

Sono quello che cucina?

Sono quello del computer?

Oppure sono ciò che mi sento?

Perchè non sono quello che disegna?

Perchè non sono quello dei gialli?

Perchè....Ah no, questa è solo una passione per gli impermeabili

Ovunque (e dico ovunque) vado divento quello che viene riconosciuto per queste tre caratteristiche: Quello tirchio, quello del computer e quello che cucina. SEMPRE!.
Quindi se vengo visto sempre in questo modo significa che è ciò che mi caratterizza....o no?.

Reperto #1: Il denaro.
Non lo nego, anzi ve lo spiaccico davanti al monitor senza remore o peli sulla lingua, con tutta la sfrontatezza che possiedo: Sono tirchio e materialista.
Riconosco in me questo vizio, non c'è niente di più vero e non cerco nemmeno di negarlo se me lo si viene fatto notare. Non so nemmeno a cosa sia dovuta questa inclinazione al conteggio, il risparmio e la forzata privazione (più volte ho rinunciato a oggetti che mi facevano gola, ultimo fra tutti le ristampe dei fumetti della Ec Comics)

Reperto #2: Il mio trinciante.
Sì, perchè sono un (aiuto-)cuoco.
La cucina è la mia passione più antica che mi porto dietro assieme al disegno, ancor prima di andare alle elementari avevo l'intenzione di diventare uno chef...ma questo è un racconto per un'altra missione.
Questo è il mio strumento di lavoro sul campo professionale, non il mio scettro della cucina casalinga. Esso è il mio solo compagno degli interminabili turni lavorativi nelle cucine dei villaggi turistici.

Reperto #3: Il mouse
Chissà perchè, ogni volta divento anche "il mago del computer" quando le mie conoscenze informatiche sono scarse a confronto della potenzialità che si può estrapolare da un Pc. Trovo come unica soluzione a questo dilemma il fatto che ho sempre a che fare con persone che hanno il computer come optional, che non capiscono perchè la password non viene accettata solo perchè hanno pigiato erroneamente il BLOC MAIUS, ma io non solo quello che credono. Non è la tastiera ciò che mi muove ma il mouse, con il mouse e un programma io divento un'artista
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Ma allora, perchè non posso essere ciò che mi sento? Ciò che è più apparente in una persona è la sola cosa che può parlare di lei?
Non posso anche essere il lettore-artista-feticista di impermeabili?

Reperto #1bis: Il set da China
Chiunque disegna. Tutti ne sono capaci. Chi afferma di "non essere capace a fare una linea dritta" significa che non ha interesse a dimostrare di esserne capace. Il disegno è la forma più perversa che mi provoca il vizio dell'invidia, perchè pur quanto ti migliori, sperimenti, t’autocritici, ti esalti per i risultati ottenuti ci sarà sempre qualcuno che ti farà schizzare gli occhi fuori dalle orbite per la sua bravura, e non parlo di mostri che creano fumetti, dipinti e illustrazioni per lavoro come Frazetta, Royo, Raymond, Ito, Castellini, Manara o Magnus. Parlo di ragazzi di tutto il mondo con la stessa passione, Deviantart per me è un luogo maledetto capace di lanciare anatemi d'invidia ogni volta che mi addentro. Ma nonostante tutto è una passione che mi prende e che mi evolve donandomi uno stile personale.

Reperto #2bis: Un libro.
Scelsi "Le avventure di Philo Vance" in quanto è quello che più mi sta prendendo (oltre al fatto che il dandy Philo Vance è il mio personaggio immaginario preferito), ho dovuto restringere la scelta ad un solo, simbolico libro per non tediarvi nel mio vasto interesse di generi e sottogeneri, ma il più di tutti che mi ha sempre caratterizzato è il giallo nella sua epoca d'oro.
Vi potrei parlare dell'orgasmatroniche emozioni che mi danno i racconti di genere (dall'ottocento alla metà del novecento è il mio periodo storico preferito), l'orrore, il fantastico, il gotico, la fantascienza, la letteratura di formazione, i grandi classici e quella avventurosa ma mai per interesse, conoscenza, ricerca e lettura hanno potuto eguagliare l'arte razionale della deduzione

Reperto #3bis: L'impermeabile in (eco)pelle
A dire il vero non è nemmeno mio, lo trovai in disuso nell'armadio e ne fece la mia nuova divisa, in attesa di sostituirlo con un VERO trench coat inglese in pelle nera, lungo fin sotto il ginocchio.
Un solo capo d'abbigliamento che racchiude molteplici miei interessi: la pelle, la storia, il giallo, la fantascienza, la storia dei serial killer e la criminologia, l'orrore della mente umana.
Il mio fido impermeabile, scarpe lucide, guanti di pelle ed ecco completo il mio vestiario per ogni occasione in cui vado a compiere qualcosa che m'appassiona, che siano mercati d'antiquariato, ferie del fumetto, musei d'arte, cinema o un salto in biblioteca. E quando l'indosso è una delle poche occasioni che gli occhi indiscreti non mi fanno più paura

6 Commenti

  • Jacopo 2.0 [1502 commenti]
    quasi 13 anni fa

    double voto!
  • Jacopo 2.0 [1502 commenti]
    quasi 13 anni fa

    @TheSmall: Lo so, ho letto cosa ne pensi della tua professione... XD
    Giusto, volevo chiederti: ma se qualche giocatore viene una sera a mangiare da te la prendi oppure no?
  • Il Piccolo [2077 commenti]
    quasi 13 anni fa

    @jacopo.. io un ristorante mio lo ho e non rifaccio una c.....a del genere due volte
  • Jacopo 2.0 [1502 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Ottima selezione, complimenti!
    Chissà, tu e TheSmall potreste aprire un ristorante vostro, visto che lui fa il cuoco!

    La parsimonia è un'ottima qualità... E anche la passione per il disegno!
    Anch'io perdo ore a curiosare su Deviantart..e concordo con Akane: hai citato dei Maestri!

    Philo Vance però non l'ho mai letto...

    Tornerò a votarti asap!
  • Uriel [263 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Sul serio? :D
  • Akane_t [563 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Sono rimasto molto colpito dalle riflessioni che mi sono passate per la capoccia leggendoti .. E poi hai citato dei signori disegnatori XD