L'espressione di Phantom
by V.B.
quasi 13 anni fa
Fotografati mentre indossi una maschera.
“<b>uno</b>, ness<b>uno</b> e <b>cento</b>mila”
Le maschere che vi mostro in questa missione sono da intendersi in senso più ampio, metaforico, pirandelliano.
Usando la magnifica funzione "Cerca nel sito..." in alto a destra (usatela, scoprirete tante missioni interessanti!) ho notato che Pirandello e il suo concetto di maschera sono stati citati solo da Ruger → http://criticalcity.org/posts/18804 mentre il romanzo che dà il titolo a questa esecuzione è stato citato solo da cecì → http://criticalcity.org/posts/21835
Mi sembrava proprio il caso di tirare in ballo il nobel siculo e di svolgere questa esecuzione andando oltre alla semplicità di un'istruzione di livello 2.
La maschera -almeno come l'ho intesa io dopo aver letto Pirandello al liceo- è un filtro che ognuno di noi interpone tra la propria essenza e la realtà con cui si interfaccia di volta in volta.
Non la considero una cosa negativa, né una cosa totalmente positiva: è piuttosto una caratteristica insita nell'uomo evoluto che adatta il suo essere, il suo apparire e il suo comportarsi alla situazione in cui si trova.
Mente chi sostiene di essere sempre se stesso. O, meglio, non la dice tutta.
Siamo tutte persone che cambiano il proprio atteggiamento a seconda dell'occasione che viviamo, chi più, chi meno.
Ciò non significa essere meschini, falsi, ipocriti o cattivi.
È una cosa naturale, sostengo io.
Andiamo per esempi, che sennò il mio pensiero diventa troppo astratto e faccio fatica pure io a starci dietro.
(1) Con la mia famiglia mi comporto in un certo modo.
Sono il bravo figlio/nipote, quello che ha studiato e che essendo figlio/nipote unico ha sempre dovuto dimostrare di essere all'altezza di determinati standard: questa maschera che mi sono costruito e ho usato fin da piccolo mi ha fatto diventare il bravo bambino, quello serio, che si impegnava e che non faceva mai cose avventate.
(sarà anche per la mancanza di avventatezza che anni dopo mi sono iscritto a CCU, per dare sfogo a tutto quello che avrei potuto -ma che non volevo- fare da bambino. come con il parkour, anni prima di CCU.)
(2) Con i miei amici/colleghi infermieri sono differente.
Meno affettuoso, o forse in maniera diversa, meno serio, o forse -ancora- in maniera diversa, più "outgoing" di certo, molto incentrato ovviamente sul nostro futuro lavorativo (che, per la cronaca, ancora deve iniziare: in attesa di una chiamata dall'ospedale!), sono più aperto e ascolto volentieri un po' tutta la musica, anche quella che non mi entusiasma granché.
(3) Con i pazienti sono ovviamente e per fortuna diversissimo.
Serio, confortante ma anche incisivo quando serve, disponibile (senza sfociare nel servilismo), organizzato, concentrato, più "noioso" delle altre mie versioni, ma professionale... O almeno, nella mia breve carriera da tirocinante ho cercato di essere tutto ciò; ovviamente è un percorso ancora lungo, quello della professionalità, ma perlomeno ho un buon punto di partenza.
▲4▲Con i miei amici di Upload (soprattutto con alcuni) sono ancora più diverso.
Decisamente più aperto a nuove esperienze (senza esagerare), disponibile a fare cose strane e stupide che con altri non farei, molto più selettivo sulla musica (è che c'è gente che ascolta bella musica, quindi mi viene voglia solo di un tipo di musica alla volta) e più o meno sempre con un sorriso sulla faccia o dentro l'animo.
(5) Infine con quelle poche persone con cui ho davvero un rapporto intimo sono pressoché senza filtri.
Sono le situazioni in cui sono più tranquillo, in cui non mi faccio problemi di come posso apparire agli occhi dei miei interlocutori, in cui sono l'essenza di me stesso, senza filtri, senza vestiti, senza corpo. Tutto la mia esteriorità se ne va, come su un computer, in background. Questo perché so che dall'altra parte c'è un'approfondita conoscenza dell'altro che va oltre i dettagli esteriori. D'altro canto se qualcuno che non mi conoscesse abbastanza vedesse questo mio essere senza filtri mi potrebbe dare dell'apatico. O del rompicovoni. Non che me ne freghi granché di cosa possa pensare un mezzo sconosciuto, ma ci tengo a fare stare il prossimo a suo agio con me e per fare ciò inizio a essere me stesso anche all'esterno e non solo nei pensieri, nelle parole e nell'essenza che non tutti possono cogliere al primo impatto.
La base è sempre quella, sia chiaro, ma in quei casi sono in versione completa e con tutto il software in esecuzione (per portare avanti il parallelismo uomo-macchina).
...ma al di là della maschera/filtro che indossiamo di volta in volta credo si possa individuare un filo conduttore che caratterizza la nostra vera personalità.
La maschera assume un significato positivo quando penso che ognuno la indossa per poter vivere bene nella società (e l'uomo è di base un animale sociale) e nei diversi piccoli sottogruppi della più ampia società.
La maschera assume un significato negativo quando ci accorgiamo della sua esistenza e la usiamo per secondi fini. Far finta di essere scorbutico, o serioso in un momento di ilarità solo perché non si ha il coraggio di lasciarsi andare. Fare la figura di quello esaltato e sempre energico in un momento di calma e quiete giusto per vantarsi di essere sempre attivo.
È mentire a se stessi, in fondo.
Concludo con un appello che parte da un mio impegno personale partito tanto tempo fa e che mi sento di lanciare a tutti, soprattutto ai più giovini giuocatori che più di tutti sono in divenire.
Non farti mai mettere i piedi in testa, ma non avere nemmeno paura di adattarti alla persona che si trova davanti a te.
Fallo solo finché anche l'altra persona darà l'idea di adattarsi nei tuoi confronti.
Indossa pure tutte le maschere che vuoi, quanto vuoi, come vuoi, con chi vuoi.
Ma ricordati di togliertele quando sei a tu per tu con te stesso o con una persona davvero a te cara.
Sii pure una sola persona, nessuna persona o centomila persone contemporaneamente: non limitare mai la tua personalità.
Non dimenticarti mai qual è la tua vera essenza.
Sii te stesso, in tutte le tue meravigliose sfaccettature.
▲V.B.▲ → Variegato Bio-psico-sociologicamente
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Via San Giovanni Bosco, 38068 Rovereto TN, Italia
lat 45.8922425851729 long 11.0416532650818
quasi 13 anni fa
Beh, devo dire che hai "poche" maschere...ma solo perché ti paragono con me ^^
quasi 13 anni fa
bravo comunque ^^
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
e per Archaon semplicemente 3 concetti:
1) t.V.B. anche io, peace!
2) Con questa esecuzione non volevo essere "originale" "alternativo" o chissà cosa: semplicemente mi andava di farla pirandellianicamente (?). Anche se altri l'avessero fatta in tale modo io l'avrei fatta comunque metaforicamente, sia essa banale o no.
3) Lo so, nelle mie esecuzioni ogni tanto mi vengono fuori dei papiri, altre volte lascio parlare le immagini. Dipende da come mi gira nel momento in cui svolgo le istruzioni: questa era una cosa introspettiva, un concetto che ho elaborato dentro me stesso e che ho condiviso con alcuni e che volevo tirare fuori anche qui. Magari molti si sono stufati, non hanno letto tutto il testo e non ho preso i loro voti.
Non è quello il punto di CCU 2.0, secondo me.
Io "la ricerca" la vedo molto più introspettiva, come credo la stia intendendo il Dede (per quel poco che ho visto, mannaggia quanta roba ci sarebbe da vedere). E quando mi prende l'introspettività mi vengono fuori i papiri.
Me spias.
Son così.
:)
quasi 13 anni fa
Mi sono impegnato a leggere tutto tutto, ma rimango ampiamente contrario alle tue descrizioni, come dire, abbondanti. Abbiamo uno stile di gioco nettamente diverso direi, tu poemi riflessivi, io cazzate con descrizione minima. Senza dubbio è un mio limite, ma non riesco ad apprezzare molto questo tuo stile. È ovvio l'impegno che hai messo nella descrizione, ma io riesco meglio ad apprezzare l'impegno nella documentazione. Inoltre non riesco a concepirla come svolgimento originale, perché nella mia testa ho sempre immaginato (probabilmente sbagliando anche) che almeno l'80% dei giocatori abbia pensato a Pirandello e/o the Mask con "ognuno di noi indossa una maschera mmmmetaforicamente parlando" leggendo questa istruzione, quindi nel mio cervello si è fissata come un'idea banale.
Lo so, sono limitato e poco intellettuale, ma insomma, devo vantarmi di essere sempre attivo =P
<3
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Questa tua descrizione mi ricorda da vicino un discorso nato proprio pochi giorni fa altrove, in uno dei centordici posti in cui mi stalkeri, bello ritrovare le stesse considerazioni in una missione =) Sono sempre contenta quando un confronto continua altrove e si insinua in altri momenti della propria vita.
Capitolo a parte per Pirandello, autore che ho amato e purtroppo approfondito troppo poco. Effettivamente nelle esecuzioni di quesa istruzione avrebbe dovuto avere più spicco.
Mi ritengo fortunata ad aver conosciuto tante maschere di questo strano soggetto, anche quelle non elencate qui sopra (tra cui manca la maschera del gattaro eh! è_é ) e sono curiosa di vedere quante altre sfaccettature verranno fuori in futuro, alla fine siamo in costante evoluzione, no?
e mi ritengo fortunata ad essere una delle due persone che possono capire la mossa dell'estate XD
Punti stima per i cambi lampo stile Arturo Brachetti (ma singoli autoscatti no eh!?)
PS. Ma la 5 sei sicuro che non sia un'altra maxchera? =P
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa