Tyler Durden
by FatinaPazza
quasi 13 anni fa
Hai 80 anni. Pensa alle cose belle che hai vissuto e a tutte quelle che hai sempre rimandato e che ora non puoi più fare. Ora torna al presente e cogli l'attimo.
“Once upon a time....”
Busso alla porta una, due, tre volte; con un ritmo attento e controllato. Suonare il campanello mi sembra decisamente troppo fastidioso, quasi invadente, quindi preferisco evitare. D'altra parte è anche vero che io ho sempre preferito il suono del campanello.
E allora via: una sola scampanellata, semplice e veloce, ed ecco dall'altra parte una voce: “Amore? Vai tu ad aprire? Ah, no, già.. 'n si può micca, è vero!”.
Un accento bolognese un po' troppo marcato per i miei gusti si fa sentire dal di là della porta. Insieme a lui, pochi istanti dopo, sento il suono delle chiavi nella toppa, che aprono la doppia mandata della blindata. Ed eccola aprirsi davanti a me.
Una vecchina dai capelli bianchi, con un passo non troppo certo e con un paio d'occhiali in puro stile anni '50 mi sta aprendo e, assieme ad un invitante sorriso e ad un cenno del capo mi dice “Prego, prego, vieni pure. Ah!, 'spetta che spengo la musica.”. Mentre mi accompagna timida in questa casa, relativamente piccola, di campagna e mi guardo attorno con malcelata curiosità, la signora ha impugnato un telecomando e ha spento uno stereo in funzione chissà dove.
Ad una prima occhiata posso dire che ad accogliermi è una casa piena di legno di varie tonalità e colori energetici e luminosi.
La porta si apre direttamente sul salotto: un bel tavolo con attorno tante sedie e con sopra una bella alzata da dolci coma di biscotti, una credenza, un divano e una poltrona, dall'aria comoda ma elegante, si presentano ai miei occhi.
“Vuoi fare il giro della casa?” mi chiede. Annuisco impercettibilmente, mentre lei sta già rispondendo “Sì, sì lo so che vuoi farlo.” e mi accompagna.
La prima stanza che mi mostra è la cucina, abbastanza grande per farci stare un tavolo per due, una dispensa per vini e una bella cucina dall'aspetto molto funzionale. Il forno, esattamente come quello che posseggo ora, è abbastanza alto da non doversi chinare per riempirlo. Ma a catturare la mia attenzione è soprattutto il frigo, perché è arancione e pieno di calamite.
Poi mi accompagna, sempre silenziosamente, ancora in giro per la casa, lasciandomi il mio tempo per vedere e guardare tutto. Il corridoio è pieno di foto e purtroppo, tranne alcune che già ora conosco, non riesco a vedere le altre. Sono immagini sfuocate, quelle che mi si presentano, con un unico punto fisso: la padrona di casa. In ogni foto in cui lei è presente posso vederla! Bambina, adolescente, giovane donna, più matura, e poi via a via nel tempo, fino all'amabile vecchina che mi trovo davanti ora. Il resto non è altro che sensazioni e percezioni: posso intuire che sono paesaggi, posso intuire che sono persone, posso intuire che sono opere d'arte, ma niente più che macchie sfuocate di una realtà che non posso afferrare.
Una in particolare, però, mi colpisce: è una foto del matrimonio della padrona di casa. Vedo lei, la felicità sul suo volto. Non vedo lui, non vedo i loro abiti.
Si avvicina alla foto, la accarezza con gentilezza e mi sorride: “Sì, sì, di quel giorno è la foto più bella che ho. E pensa che non l'ha fatta il fotografo, ma qualcun'altra...”.
Proseguiamo verso la stanza da letto, dove c'è un grande, grandissimo armadio di legno chiaro, il letto è in ferro battuto, con dei richiami gotici e neoclassici nella testata e tutto attorno ha un'aria dolce e materna. Allontanando un attimo lo sguardo, però, noto un separé in ferro battuto e tessuto bianco e dal lato destro vedo comparire la punta di un boa di piume rosa. Curiosa come un gatto mi infilo e controllo, sotto lo sguardo attento e divertito della padrona di casa: ad indossare il bellissimo boa rosa è un mannequin in ferro battuto. Riemergo dall'improvvisato boudoir guardando la vecchina dritta negli occhi. “Bhè, cosa ti aspettavi – mi dice – che smettessi di essere una diva? Ma vieni, accompagnami a sedere. Ho tante cose da raccontarti.”
Il forno a microonde suona, tolgo le due tazze, scarto le bustine del thé alla vaniglia e le metto a mollo.
“Scusa sai, se non ho l'acqua pronta, ma non sapevo proprio a che ora saresti arrivata. D'altro canto la puntualità è sempre stata un optional, no?”
Sorrido in risposta, mentre con un vassoio tra le mani porto le tazze sul tavolo della sala. Ci sediamo e inizia a raccontarmi.
“Lo sai, non posso dirti tutto quello che vorresti sapere, non posso dirti nomi, non posso farti vedere volti, perché sarebbe sbagliato e ingiusto che tu ora già sapessi tutto. Anche perché questo tutto deriva da ciò che ora stai vivendo, ma non si sa mai gli imprevisti della vita a cosa ti possono portare; quindi accetta per buono quello che ti sto dicendo,m non prenderlo per definitivo: tutto può sempre cambiare.”
Il mio sguardo impaurito deve farle tenerezza. “No, no, suvvia, non fare così, non avere paura di quello che io ora sto per raccontarti e non avere paura di quello che non posso raccontarti.
È stato nel 2012 che hai trovato l'amore. In realtà lo conoscevi già, questo te lo posso dire, ma l'amore non era pronto per risiedere né nel tuo, né nel suo cuore; sono stati i primi mesi dell'anno a darvi modo di iniziare questa relazione ed è stato lui l'unico a starti accanto la notte di quel tremendo 21 dicembre in cui, per quanto tu abbia finto, avevi così tanta paura da non volerti addormentare. Eppure eccoci qua, quindi vedi?, non è successo niente di così tremendo, in realtà.
Sempre nell'anno 2012 hai anche trovato lavoro. All'inizio non ti soddisfaceva. Lo ritenevi un lavoro di poco conto e pensavi che te ne saresti voluta liberare in fretta; in realtà è stato così, ma allo stesso tempo non lo è stato: hai fatto quel minimo di carriera per poterti ritenere soddisfatta del tuo lavoro... Sì, sì, proprio come lo volevi tu: a contatto con la gente, in compagnia di altre persone; qualche scartoffia da compilare e un po' di matematica, come sempre e da sempre nella tuo cuore, in fondo.
Non lo hai tenuto a lungo. Grazie al cielo il mondo si è ripreso dalla crisi economica, non posso essere io a spiegarti come... lo vedrai con i tuoi stessi occhi, e tu hai potuto aprire il tuo biscottificio. Sì, il piano era quello di aprire l'osteria per i nerd, ma ti accorgerai tu stessa che la cosa migliore è aprire solo il biscottificio. No, no! Non fare quella faccia! Non stiamo parlando di questioni affettive, ma semplicemente di questioni di lavoro.
Te lo racconterò, perché voglio che tu sia preparata: i primi mesi sono stati molto duri; più volte hai valutato l'opzione «Ho fatto un errore, mollo tutto.», ma le persone accanto a te ti hanno sempre dato la forza e la costanza per continuare con il tuo sogno. Il lavoro era pesante e ti portava via un sacco di tempo, tanto che la relazione ha avuto un momento di crisi abbastanza grosso. È stato grazie alle tue passioni e ai tuoi hobbies, in parte comuni a colui che amerai, a riportarti sulla retta via e a fare in modo che tutto andasse per il meglio. È stata un'amica davvero speciale ad asciugare molte delle tue lacrime. E anche se non ti è permesso vederla, è di là in mote delle foto. Suvvia, non dovrò certo dirti chi è, potrai immaginarlo da sola!
Nel giro di un paio di anni ti sei finalmente sposata. Hai avuto la grande festa che volevi, e tutto è andato bene. Questo posso dirtelo: la torta te l'ha fatta Elisa, tua socia e amica, senza che tu riuscissi a impedirle di farlo, perché ti sembrava un impegno eccessivo. Sì, era bellissima: romantica, elegante e dolce e no, non era così tanto rosa come tu già ora stai immaginando. Grazie al cielo qualcuno ci ha messo lo zampino e la situazione non è degenerata. Il giorno del matrimonio è stata una festa incredibile in mezzo a tutte le persone che vi hanno voluto bene e che ve ne vogliono tutt'oggi, ma velata dalla tristezza di una partenza imminente: qualcuna era pronta per andare in India e non sapevi se e quando sarebbe tornata. Non immagini chi è?”
Annuisco impercettibilmente mentre un sottile velo di lacrime mi appanna la vista. È inutile: sono sempre troppo emotiva!
“Dai, non metterti a piangere ora! È tornata, ripartita e ritornata un sacco di volte; e soprattutto dovresti essere felice per lei: ha fatto quello che voleva fare, non solo in India, ma in molti altri posti. E sì, è stata lei a regalare a 13 anni l'epilazione totale a tua figlia. In fondo ve lo ha promesso, no? «La prima delle amiche che mi sforna una femmina... giuro che le regalo l'epilazione totale.» Quante volte l'ha ripetuto, come battuta? Non avrebbe potuto non mantenerlo!”
Scoppio finalmente a ridere rilassandomi un po'. “Queste notizie mi stanno un po' sconvolgendo...” non riesco al trattenermi dal dirle.
“Lo so cara – mi risponde – ma non temere, tutto andrà per il meglio. I primi tempi con la bambina il negozio ti sembrava un inferno, siete stati dai due ai cinque in negozio, ma il tempo sembrava non bastare mai. Ti preparo già ora: gli ospedali continueranno a farti paura per tutta quanta la tua vita, ma come sempre abbi fiducia in chi te ne ispira.
Tutto si è complicato enormemente all'arrivo del secondo figlio: non era stato progettato, e non eravate sicuri di farcela, ma vi siete rimboccati le maniche, avete chiesto aiuto e ne siete venuti fuori. Certo, ti avviso, hai dovuto abbandonare per qualche mese il biscottificio. Non posso dirti ora il perché, lo scoprirai da sola. Ma sei tornata ancora una volta, perché tu lontana dai tuoi biscotti – dice indicandomi il centrotavola – non riesci proprio a starci nemmeno ora.”
“Quante altre – non riesco a fermarmi dal chiederle – quante altre ricette ho inventato?”
Mi sorride felice. “Né più né meno di quelle che ancora non puoi immaginare.”
Oddio... la passione per i Bluvertigo mi è rimasta così tanto dentro?!
“I tuoi figli sono cresciuti come tutti quanti: in salute tra raffreddori, influenze, braccia rotte, crisi d'amore ed esistenziali, qualche cambio repentino di look che ha portato te e tuo marito quasi alla disperazione, e qualche cuore infranto. Eppure oggi puoi contare alla tua tavola, quando ci siete tutti, escludendo i nuovi fidanzati che vanno, vengono e sono più o meno stabili, dieci persone e due gatti; non sei felice?”
Sorrido soddisfatta di tutto quello che ho saputo. “Che altro mi dici?”
“Che hai tramandato i tuoi occhi, che hai tramandato le tue doti, che vai a teatro in giro per l'Italia per vedere uno dei tuoi nipoti.
Che sei stata e sei tutt'ora una buona madre, moglie e nonna. Che la solitudine ti fa ancora paura e che ancora urli davanti a un ragno.”
“E poi, e poi?” le chiedo curiosa.
“Non puoi pretendere di sapere di più di quello che posso dirti.”
“Dimmi di più! Infrangi le regole! Per me... per te!”
“Imparerai con il tempo che certe regole è meglio non infrangerle. Sospira e metti pure il broncio, se vuoi, ma più di questo non posso dirti.”
Mi accorgo solo ora che le nostre due tazze del thé sono vuote e sento qualcuno che insistentemente mi chiama... mi sto svegliando!
Bhè, non mi resta altro da fare che mettermi a impastare e infornare i biscotti a cacao e zenzero, che gli uomini vanno presi anche per la gola, e questi sono i *suoi* preferiti, e controllare se c'è in giro qualche nuovo bando per gli artigiani emergenti.... che il futuro è sempre meglio aiutarlo di persona!
oltre 12 anni fa
@Suh: La serata del 31 ha gettato basi, su cui sto ancora lavorando... Insomma, non è facile, ma ci sono progressi lenti e costanti.... :)
oltre 12 anni fa
e.. com'è andato il fantomatico 31 con la consegna dei biscotti? ormai mi hai incuriosita *-*
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
e sì, devo ammettere che la futura zia è stata geniale... il momento in cui, poi, le è uscita la prima promessa... è stato epico! Ma è per questo che è rimasta negli annali... o forse perché lei l'ha ripetuto a tutte!!! XD
quasi 13 anni fa
molto bello.
ghignate per l'epilazione definitiva!
aha
quasi 13 anni fa
(e graSSie anche all'aRanda! :) )
quasi 13 anni fa
Complimenti e doppio voto per lo sbatti!
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
E per i chili e chili... facciamo dopo febbraio, che sono già piena fino a metà marzo? :D
@Laily: mi fa davvero piacere che si sia sentito il sentimento, perché davvero, quando scrivo ce n'è sempre, e tanto. E mi fa piacere il fatto che, insomma, in qualche modo abbia colpito. graSSie! <3
quasi 13 anni fa
Un sacco di volte mi è capitato di immaginare che mi accadesse ciò che hai scritto nel tuo racconto, ma nel mio caso era la me di adesso che parlava alla me di 8 anni fa. Quante cose vorrei poterle dire per rassicurarla, confortarla e darle anche qualche dritta per non farle perdere mai il suo bel sorriso.....ecco perchè il tuo racconto mi ha emozionato cosi tanto :)
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
@Myeo: graSSie, amo molto il mio stile e devo dire che pur essendo questo un lavoro diverso dal mio solito -perché è molto più descrittivo- mi soddisfa abbastanza, quindi sapere che piace, bhè, ecco... awwww! graSSie. Frrrr Frrrr (che sono fusa, se non si capisse)
@Stella II: lo so che è too long, e pensa che mi sono anche trattenuta!!! è più forte di me... quando inizio a scrivere non smetto più!!
@Wu Long Le Maudit: ma GraSSSSSie!!! :D
@IlPiccolo: awwwww, no, davvero... awwww!!! Confesso che ero convinta di non aver lasciato refusi, questo vuol dire che appena avrò un attimo farò un check un po' migliore per correggerli tutti! :D
E... ehm... sì, biscottara a mille e nel cuore (e soprattutto nello stomaco degli amici....), ma se nego la mia pasticceria temo che la RedVelvet che devo fare per Natale potrebbe scegliere di non venire bene!!! :D
@S&V: graSSie graSSie graSSie! -inizio ad arrossire-
@Paoly: oh, sì, e per ora produco in casa... normali, alla vaniglia, al limone, al cacao e zenzero, alla cannella, allo zucchero di canna, al cocco, alla zagara, all'arancia con gocce di cioccolata, al caffè con gocce di cioccolata (light -meno caffè e strong -più caffè, occhio, che tengono svegli la notte)... poi quando ho lo zucchero buono alla rosa (anche se sono venuti un po' molto delicati...) e alla violetta (idem come sopra.) Poi c'è uno zucchero francese alla violetta che è la fine del mondo, e rende i miei biscotti lilla e violettosissimi. E di varie dimensioni: da poco più grandi di un'unghia fino a circa 5 cm di diametro....
@Ali: 1.No, niente, avevo fretta e avevo il rosa già pronto lì... (non sono credibile, eh?)
2.ehm ehm, coff coff, i fiorellini sono all'ARANCIA e gocce, questo natale al caffè e gocce di sono i trifoglini....
3.ah puoi dirlo forte, fotografa di attimi rubati.
4.Awww, GraSSie, graSSie, graSSie
E @Ali2: sì, è stato un lavoraccio trascrivere tutto prima a mano dalla registrazione, ma ne è valsa la pena!!
@Ð: graSSie, e sono felice che in parte il sogno sia condiviso! :D
Il cogli l'attimo lo sto iniziando a cogliere, nel senso che nel kilo e mezzo di biscotti fatti oggi pomeriggio ci sono quelli per ehmehm *qualcuno*, e no, non ci sono nuovi bandi e/o concorsi pubblici per sovvenzioni... controllo quasi ogni giorno! ^^
quasi 13 anni fa
Ti dirò, ad essere pignoli nell'esecuzione manca un po' il "cogli l'attimo" dell'istruzione ma spero tu riesca a coglierlo nella vita vera ^^ e mi è piaciuto così tanto che ti auguro davvero che vada tutto come da te descritto ^__^
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
1.Cos'è quel riquadro rosa??? Va be' ci sta visto il contenuto, maddai, ROSA?!
2. Scusa ma mi sono distratta all'errore di battitura "coma di biscotti" e te ne ringrazio perché ho avuto la visione nitida della mia persona accasciata in una stranza strabordante fiorellini al caffè e gocce di cioccolato.
3. Non so chi sia questa fantomatica amica che sceglie regali azzeccati, ma tua figlia avrà una zia fighissima, mi sembra ovvio.
4. Bello bello bello *__*
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
complimenti per l'idea.
quindi oltre a Brujo c'e un altro dolcettaro (tu biscottara per la precisione XD)!
=)
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
All'inizio mi ero spaventato, ma il tuo stile è talmente leggero e fluido che non è stata questa gran fatica ^^
Sinceramete...beh, sì: mi sono un pò commosso ^^