Nonostante la pausa forzata che gli esami mi hanno imposto di prendermi da Critical city, non potevo non svolgere questa missione, tutto ciò che riguarda l'arte mi risucchia inevitabilmente come un triangolo delle bermuda (o del pigiama, considerando la mise con cui ho svolto la missione).

Ecco i perché e i per come:
Il museo di belle arti di Nantes ha chiuso i battenti questo settembre, per dei lavori di ampliamento, e riaprirà soltanto nel 2013, l'idea iniziale, quindi, era di proporre uno dei quadri ospitati dal museo appendendolo fuori, per far sì che si potesse lo stesso vedere qualcosa, nonostante la chiusura (non so per voi, ma secondo me un museo chiuso è una cosa tristissima, perché ti immagini le opere imprigionate lì dentro o in qualche magazzino che gridano aiuto!).
Ora arrivava il dubbio: che opera scegliere? Visitandolo non mi era sembrato che ce ne fosse una che prevalesse particolarmente sulle altre o che fosse esemplificativa di tutta la collezione (che spazia dal rinascimento agli anni '60), perciò non sapevo proprio dove sbattere la testa.
Poi, però, ho pensato che se non potevo scegliere un'opera, potevo concentrarle tutte in un solo quadro e, a quel punto, quale migliore scelta di un quadro suprematista?
La croce nera su sfondo bianco (come i suoi compari Quadrato nero e Cerchio nero) rappresenta uno dei punti di arrivo dell'arte, l'abbandono totale dell'arte figurativa, l'arrivo all'essenza, alla purezza dei colori essenziali e, quindi, ho pensato potesse essere un buon concentrato dell'arte fino a quel periodo (anche se è esposta al Centre Pompidou e non a Nantes, neh).
La cornice è molto semplice, non per pigrizia, ma perché mi pare di non avere mai visto un suo quadro incorniciato e lui stesso diceva del Quadrato nero su sfondo bianco che doveva essere "un'icona nuda, senza cornice", quindi l'ho usata per rendere i dovuti crediti (sia mai che Malevic si offenda, son permalosi questi russi!).
Credo anche di aver assecondato il suo desiderio di linee imperfette, visto che è tutto storto.
Per Malevic ho una cotta speciale e adolescenziale, le volte che mi sono trovata davanti a qualche sua opera, sinceramente, non ho potuto trattenere l'emozione, e mi sono crogiolata in quel senso di onnipotenza che dà trovarsi davanti a qualcosa, sapendo che lì davanti c'è stato anche uno dei più grandi geni della storia dell'arte (e speri che un po' del suo genio possa entrare anche nella tua di testa, ma solitamente non succede mai), quindi mi sono sentita quasi eretica a rifare una sua opera, ma sono certa che quando diventerò la massima esperta mondiale della sua carriera artistica e pubblicherò meravigliosi e illustratissimi libri sulla questione (non temete, li venderò a prezzi onesti!), lui mi perdonerà.

Il giorno in cui eseguo la mia opera d'arte (seh, vabhè) piove a dirotto, quindi rinuncio vigliaccamente ad uscire per andare ad appenderlo, ma il giorno dopo mi armo di coraggio e parto.
C'è da dire, inoltre, che io sono una persona molto noiosa e rispettosa della legge, quindi mentre si avvicinava il momento di appiccicarlo sul muro ho iniziato ad avvertire una certa ansia tipo "e se fosse un reato? e se ci sono delle telecamere? e se mi arrestano? beh però se mi arrestassero avrei il badge..." ovviamente nella mia mente avevo anche una parte sana che mi diceva di smetterla di infastidirla.
Comunque arrivo e ci sono gli ausiliari del traffico fuori! Ovviamente non hanno autorità alcuna, ma lì per lì mi sono fatta prendere dal panico (che sfigata.), quindi ho gironzolato con fare sospetto (giusto per non dare nell'occhio!) finché non se ne sono andati.
Alla fine comunque ce l'ho fatta e in questi giorni, se riesco, andrò a vedere come se la passa.