Allostoria di un'immagine
by PAoLy
quasi 13 anni fa
Scegli una vecchia foto, recati nel punto esatto in cui è stata scattata, con una mano sovrapponila alla realtà che hai davanti in modo che coincida con quanto è intorno. Scatta una nuova foto.
“IL MURO DELLA VERGOGNA - BARRIERE TRA UOMO E UOMO -”
era già un po' che avevo intenzione di svolgere qs istruzione (che reputo una delle più belle). ho tantissime foto della Vecchia Milano, foto che meritano davvero (alcune da libri ancora tagliati a mano).
infatti all'inizio pensavo di svolgere così la mssione, un misto di foto davvero antiche e di foto della piccola PAoLy a confronto con la Milano di oggi.
Poi lo studio per il quale lavoro ha deciso un viaggio a Berlino. un misto tra viaggio di lavoro e viaggio premio (più la seconda a dire il vero).
L' ILLUMINAZIONE.
Berlino credo che sia la città che più delle altre ha vissuto un cambiamento importante da qd sono nata io in poi.
Era la città divisa, la città dell'odio, la città delle limitazioni, la vergogna d'Europa.
un affronto alla libertà proprio lì nel cuore dell'Europa moderna.
poi finalmente l'inzio di una nuova vita per quegli uomini prigionieri del sistema, limitati da un muro spesso 10/15 cm al massimo.
la felicità che esplode, gente seduta su quell'ammasso di cemento armato che non faceva più paura, gente che piange, che canta, che guarda il proprio figlio sapendo che ora potrà avere una vita da LIBERO.
la libertà, già, la libertà.
quella che dai per scontata quando ce l'hai e che ti sembra tutto quando non ce l'hai.
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-cenni storici-
All’una della notte fra sabato 12 e domenica 13 agosto 1961. Nome in codice: «Operazione Rose». Inizialmente erano solo reticolati di filo spinato. Poi decine di muratori di Berlino Est, sotto la stretta sorveglianza delle sentinelle di confine della Ddr, costruirono un vero muro di grossi mattoni.
Il muro interno alla città era lungo 43,1 km. Poi c’erano altri 111,9 km di sbarramenti che sigillavano Berlino Ovest dal resto della Ddr.
Nel giugno 1962 venne costruito un secondo muro all’interno della frontiera Est: era la cosiddetta «striscia della morte» che doveva rendere più difficile la fuga. Nel 1965 fu costruita la terza generazione e dieci anni dopo la quarta, l’ultima. Non più mattoni ma lastre di cemento armato rinforzato. Quel Muro era alto 3,6 metri e composto di 45 mila sezioni separate, ognuna larga un metro e mezzo.
Si parla di almeno cinquemila fughe riuscite.
133 persone furono uccise dalle guardie - Ufficialmente. Secondo le associazioni delle vittime, 230.
per fuggire usavano passaporti diplomatici falsi. Tunnel scavati sotto il Muro. Automobili preparate per nascondervi una persona. Mezzi pesanti lanciati ad alta velocità per sfondare i punti di passaggio. Attraversamento a nuoto della Sprea.
Il 13 giugno 1990 cominciò la demolizione ufficiale. Vi lavorarono 300 soldati della Germania dell’Est e 600 della Germania dell’Ovest con 13 bulldozer, 55 ruspe, 65 gru e 175 camion. Finirono il 30 novembre.
Dov’è finito il Muro?
Il governo della Ddr, legittimo proprietario, avrebbe voluto venderlo a 45 mila lire a blocco. Ma antiquari ed esperti lo definirono «artisticamente poco interessante» e il governo se ne disinteressò. Così migliaia di sezioni furono picconate e portate via a pezzi da turisti e venditori di souvenir. Molti blocchi furono regalati a diplomatici stranieri, ospiti importanti di Berlino, Università, Musei, chiese, istituzioni. La Cia volle tre blocchi come trofeo. Uno è stato donato al Vaticano, che lo tiene nei giardini. Uno al santuario di Fatima. Un altro è davanti al Parlamento europeo a Strasburgo. Due milioni di tonnellate servirono per costruire nuove strade tra Est e Ovest. Le ultime 360 sezioni intatte furono affidate a una ditta perché le mettesse all’asta. La più celebre fu quella del 23 giugno 1990 a Montecarlo. I prezzi oscillarono tra 10 mila e 250 mila marchi tedeschi (100 mila-due milioni e mezzo di lire).
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ora un pezzetto colorato di quel muro giace attaccato ad una calamita sul mio figorifero.
reperto iper commerciale e forse nemmeno originale (ma mi piace pensare lo sia).
è lì per ricordarmi che i muri si possono abbattere, che non vale la pena costruire barriere tra sè e gli altri, che siamo tutti uguali e che l'odio non paga.
Che col terrore non si costruisce nulla e che una volta toccato il fondo si risale sempre.
a Berlino è successo il miracolo.
La libertà è la base di uno stato democratico. Aristotele
Ricordatevi che potranno toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà!Braveheart
La libertà è la misura della maturità di un uomo e di una nazione. Karol Wojtyla
un abbraccio PAoLy
50 Voti
150 Punti
(100 + 50 + 0)
Location
platz des martz, berlin
lat 52.5162575 long 13.3775065
quasi 12 anni fa
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quasi 13 anni fa
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quasi 13 anni fa
Unica stonatura le foto poco nitide che hanno un po compromesso il risultato finale...
quasi 13 anni fa
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quasi 13 anni fa
@Jacopo eh sì anch'io mi ricordo i miei che mi dicevano "guarda, poi potrai raccontarlo ai tuoi figli"
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Complimenti! ^^
quasi 13 anni fa
peccato solo per le foto poco chiare, ma il concetto arriva :3
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
come è incredibile pernsare che il socialismo reale esisteva nel cuore dell'europa fino a 22 anni fa...
quasi 13 anni fa