Nella città era il caos, ero bambina e me ne ricordo appena. Era la noia così preferivamo lasciar scorrere i giorni come fossero minuti; non c’era che aspettare, darsi una voce ogni tanto per essere sicuri che eravamo sempre tutti lì. Cosa aspettassimo, nessuno avrebbe saputo dirlo.
Meglio di tutti si trovava un certo X. Per stare, X sceglieva luoghi un po’ discosti, agli estremi della città, e contemplava il caos da lontano, parlava tra sé con risatine e canticchiava.
I suoi sogni, non erano sogni come i nostri, in mezzo al caos noi sognavamo buio perché non ci veniva in mente altro, X sognava, e a quel che potevano capire dal suo vaneggiare sognava un caos cento volte più caotico e vario e ...critico!
X desiderava vedere la città in modo diverso… fu il buon discepolo per primo ad accorgersi che qualcosa stava cambiando; io stavo dormendo e il suo grido mi svegliò, gli chiesi: "ma cosa fai?" e lui mi disse "gioco!", "Giochi? E con che cosa?", "con una scatola..."


Stavamo scrutando il caos in un nodo attraversato da mille voci quando avvenne il cambiamento: il solo vero cambiamento cui mi sia capitato di assistere insomma questa cosa che cominciò all’orizzonte ,era come una vibrazione… una specie di ebollizione lontana e che nello stesso tempo avvicinava ciò che era vicino.
Appena si potè fare un’analisi più attenta di come stavano le cose risultò che c’erano: primo, la persistenza di un logotipo; secondo, 7 livelli da superare e terzo, una scatola. Al momento in tanti rimasero perplessi eppure furono tentati a curiosare ma serviva un rito propiziatorio e una strategia attuativa che funzionasse per convogliare tutte le energie che si agitavano per lo spazio in un grande progetto collettivo: cambiare le nostre città.
Allora CCU cominciò a stimolare ad atti poco convenzionali ma molto divertenti ed utili per ognuno, gli altri e la città. Ora in tanti sfidano se stessi e superano i loro limiti per poter uploadare tutto e raggiungere la vetta più alta, seguendo il flusso migratorio e iniziando a fare cose che non avevano mai fatto...