1)Aracnidi.
Ragni, ragni, ragni e ragni. Tutta la mia vita è stata legata a questi incredibili animali. Da piccolo ero il tipico bambino che giocava a nascondino, ma alla prima occasione mi fermavo dietro un cespuglio che sapevo essere pieno di ragnatele e mi fermavo ad osservarle, cercando chi poteva essere l'autore di quell'incredibile opera d'arte. Poi poco dopo mi sono cimentato nell'allevamento dei ragni nostrani: da quelli comuni in casa a quelli delle cantine e dei giardini. Poi arrivarono i libri sui ragni ed iniziai ad interessarmi anche alla loro biologia. Con l'avvento di internet in casa, venni a conoscenza dell'allevamento serio di aracnidi (allora in Italia era un argomento sconosciuto, i pochi allevatori erano spesso italo/tedeschi che viaggiavano da una fiera all'altra in cerca di allevatori e studiosi professionisti, pagando cifre astronomiche per i pochi esemplari di ragni esotici disponibili) e in poco tempo riuscii a riprodurre un esemplare di ragno nostrano (una Steatoda sp.) anche se il mio sogno era comprare un ragno esotico, una migale, erroneamente chiamata dai più tarantola. Qualche anno dopo il mio sogno divenne realtà: un bellissimo esemplare di Grammostola pulcra mi fu regalato dai miei genitori. Purtroppo, sia per inesperienza mia, sia per la vecchiaia dell'esemplare (una volta i pochi in commercio erano esemplari adulti e spesso di cattura, colpa delle poche riproduzioni in cattività), dopo un anno il ragno morì, durante il delicatissimo processo di muta. Da allora non ho mai smesso di allevare aracnidi e attualmente ho una migale da circa otto anni e vari aracnidi nostrani. Purtroppo, grazie ad una legge insulsa fatta a caso (e anche ad personam, dato che chi l'ha proposta ha una villa ad Arcore vicino ad uno stabilimento di ricerca medica sul veleno di scorpione ed ha una terribile fifa che ne scappi qualcuno...) dal 2003 non è piu possibile commerciare aracnidi (nessun aracnide) impedendomi di coronare un mio grande sogno: riprodurre una migale. È inutile dire come mi sono sentito alla notizia... Nonostante questo la mia passione rimane forte e mi accompagnerá per tutta la vita.
2)Mostro Spaghetti Volante:
Per chi non conosce il Pastafarianesimo ecco il link: http://it.m.wikipedia.org/wiki/Pastafarianesimo
Chi mi conosce sa che sono un ateo convinto. Probabilmente la maggior parte dei miei
amici mi potrebbe descrivere come un nerd ateo polemico con la passione per i ragni. Esattamente non ricordo da quanto sono ateo, da piccolo non festeggiavo il Natale o le altre feste cristiane, ne altre feste religiose. I miei genitori credono in Dio ma mi hanno
lasciato da sempre la libertà di scegliere a cosa credere e non mi hanno imposto mai
niente di religioso ( non sono neanche battezzato). Ho avuto la possibilità di scelta dato che comunque ho ricevuto (per scelta mia) una base di insegnamento religioso. Non pensate alle preghiere che al catechismo fanno ripetere come belati, ma parlo dei racconti biblici. Seppur conoscendoli a volte meglio dei miei amici ho sempre preferito provare, indagare e capire le cose piuttosto che crederci e basta. In classe ero sempre quello che metteva in difficoltà la maestra di religione con le mie domande sui fossili, su Adamo ed Eva, su Gesù e sulle inesattezze della Bibbia. Per fare un esempio, alle elementari c'era la credenza che se facevi le smorfie ed incrociavi gli occhi passava un angelo che ti dava un colpo sulla nuca e rimanevi bloccato così, in questo modo i bambini non facevano le smorfie. E io che favevo? Non ci credevo e provavo. Provavo davvero se dando uno schiaffo sulla nuca al mio compagno che faceva le smorfie,
rimaneva davvero bloccato in quel modo. Ero un bambino piccolo come gli altri e spesso mi chiedevo perchè gli altri bambini erano diversi da me e credevano in cose stupide. Adesso so che i bambini sono ingenui e credevano in quelle cose perchè erano piccoli e ingenui. Ora mi chiedo perchè quelli più grandi di me credono in quelle
stesse cose stupide e combattono e uccidono anche in nome di queste cose.
3)Infermieristica:
Sono al secondo anno del corso di laura di Infermieristica a Torino. Fra qualche anno diventerò infermiere professionale e lavorerò in ospedale. Il lavoro di infermiere è tutto tranne che semplice: turni massacranti, robe e lavori schifosi, pressione psicologica non indifferente, quantità di cose da sapere enorme...eppure sono contento della mia scelta. Ogni anno aspetto con ansia i periodi di tirocinio e non vedo l'ora di imparare nuove tecniche, anzi, a volte mi porto avanti con lo studio di una nuova tecnica da effettuare e mi esercito anche a casa. Probabilmente sarei stato un bravissimo chirurgo (e ho anche pensato di farlo, ma 10 anni da usare per studiare non ce li ho...). Questo sará il lavoro che mi impegnerà per tutta la mia vita e ne sono felice.