Okay.

Inizio.

Prima di tutto il mio pinguino. Lo ammetto, ci dormo ancora. E se non ce l'ho difianco non riesco a dormire. Ma capitemi, me l'hanno infilato in culla e da quel momento è sempre stato con me (si, stò cercando di giustificare una cosa ingiustificabile). Ho la fissa dei pinguini, con tanto di mensola a casa in cui ormai troneggiano almeno 15 tra i miei pinguini preferiti. Il mio vicino di casa è un biologo artico e mi coccola con foto e immagini verbali di pinguinate meravigliose. E' un pezzo di me.

In secondo: i libri. Se la prima cosa che ho visto è stato un pinguino, la seconda è stato un libro. Ringrazio chi mi ha messo la testa a forza sui libri, perchè dopo la ribellione iniziale, non sono più riuscita a farne a meno. Ormai hanno invaso tutto, dalle mensole al pavimento, qualcuno rosicchiato dai miei roditori selvaggi, qualcuno abbandonato a metà. Quando leggo entro in stato catatonico, e non c'è credo quasi nessun'altra cosa che lo fà (oltre alla musica, obliviously), e per questo penso che i miei libri siano una parte che parte integrante di me.

Come terza cosa, ma non in ordine di importanza, i ricordi.
Vivo di ricordi, di fotografie, di odori, di memorie, di ciarpame apparentemente inutile ma che non resisto e continuo ad accumulare in virtù di qualche momento che voglio assolutamente ricordare.