Il gruppo è un errore

by Joliet Jake

oltre 12 anni fa

Istruzioni:
Scrivi un breve racconto che contenga la frase "Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo". Allega al tuo testo un’immagine significativa.

“La scienza non è tutto”

Un caso perfetto per dimostrare come a volte le masse possono sbagliare

Le teorie sulla cosiddetta “saggezza delle masse” si fondano su un principio strettamente matematico: più valutazioni, anche se di persone meno esperte, valgono di più (sotto il profilo statistico) di una valutazione singola, anche se di un esperto. Quindi fondamentalmente si può dire che se si fa una media ragionata, anche se qualche inesperto esagera nella valutazione, la valutazione converge verso il valore corretto. Un esempio pratico: la valutazione del numero di fagioli in un vaso di vetro trasparente.

Questo però non tiene conto di altri fattori, in quanto prende in considerazione solo una frazione molto limitata dell'applicazione della propria valutazione. Nella fattispecie si tratta di un pronostico in un ambiente di sperimentazione neutro e su parametri oggettivi e tecnici, senza neanche un accenno di escursione emotiva o di vaglio personale del valore della valutazione stessa. Situazioni dove è più determinante un fattore soggettivo, come la precisa individuazione del livello di giustizia, creano difficoltà e spesso si determinano errori nelle dinamiche della decisione di gruppo. Per esempio sul comportamento da assumere nei riguardi della fedeltà verso una donna, al crescere della numerosità di un gruppo di maschi crescerà inevitabilmente la tendenza della media delle singole valutazioni a vergere verso la promiscuità ed il tradimento.

Le conclusioni che si possono trarre sono dunque: se si può individuare una certa sistematicità nella valutazione di gruppo e determinati benefici, bisogna allo stesso modo sottolineare come questi vantaggi appaiano solo ed esclusivamente quando vengano garantiti dei requisiti:
1. un'area molto ristretta di analisi, quanto più oggettiva ed ideologicamente neutra possibile
2. una eterogeneità di soggetti valutanti su più aspetti (cultura, età, estrazione etc.)

Esclusa questa ristretta area, la cosiddetta “saggezza delle masse” rimane largamente inferiore a quella del singolo, tranne singole eccezioni. Generalmente quella collettiva corrisponde, invece che a principi di saggezza, ad una serie di poco nobili criteri pragmatici e di ancora meno nobili tendenze all'istintualità animalesca propria del genere umano.

Pensare con la propria testa, insomma, resta decisamente una necessità. Nessuno può pensare al nostro bene meglio di noi stessi.

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