Finale Variante
by Raphael Capasanta
oltre 13 anni fa
Riscrivi l’ultima pagina del tuo romanzo o racconto preferito. Il testo deve essere correlato dall’immagine della copertina del libro scelto.
“Lolita di Vladimir Nabokov”
Quando cominciai, cinquantasei giorni fa, a scrivere Lolita, prima in osservazione nel reparto psicopatici e poi in questa clausura ben riscaldata, seppur tombale, pensavo che avrei usato in toto queste note al mio processo, così da salvarmi la pelle. Ma arrivato a metà dell'opera mi è stato detto esplicitamente che se avessi fatto pubblicare un libro simile, e messo quindi in mostra Lolita da viva, Dolores in persona sarebbe venuta a portarmi sulla sedia elettrica.
Mi pare scontato dire a questo punto di quanto sia contrario alla pena capitale; spero che questa posizione sia condivisa dal giudice che emetterà la sentenza. In fondo che ha fatto Humbert per meritarsi un trattamento simile? Che abbia amato o no la sua figliastra... Certo lei aveva meno della metà dei miei anni quando, nell'attimo iniettato di sole, il mio sguardo scivolò sulla bambina inginocchiata (le palpebre che battevano al di sopra di quei severi occhiali scuri), e in fondo io le passavo accanto solo vestito da adulto.
Fu colpa sua, dei suoi seni immaturi coperti appena dal foulard nero a pois, di quel suo minuscolo neo bruno sul fianco, del suo addome rientrante, dove la mia bocca abrebbe poi brevemente, e giuro, senza malizia, indugiato, di quei fianchi puerili...
Scusate, non tedierò i miei sapienti lettori con un dettagliato resoconto della presunzione di Lolita. Basti dire che in quella bellissima, acerba ragazzina totalmente e irrimediabilmente corrotta dalle moderne scuole miste, dai costumi giovanili, dal raggiro delle serate intorno ai falò e via dicendo, io non riuscii a discernere la minima traccia di modestia.
Non capisco allora perchè, dopo le sue moine e il suo abbandono, vengano imputati a me quei 35 anni per stupro. E chissà quanti ancora se ne aggiungeranno per l'omicidio di Quilty, quando fu solo un gesto di misericordia e vendetta nei confronti proprio di quella ragazzina che mi ha spedito qua.
Comunque sia, Dolly Schiller mi sopravviverà probabilmente di molti anni. Anche se mi duole accettarlo, accetterò che queste memorie siano pubblicate quando Lolita non sarà più in vita.
Così nessuno di noi due sarà vivo quando il lettore aprirà questo libro.
Ma mentre il sangue pulsa ancora nella mano che uso per portarmi alla mente il ricordo di te, tu sei parte della benedetta materia quanto lo sono io, e posso ancora parlarti da qui all'Alaska.
Lo, tesoro, ma davvero quel Dick ti tratta così meglio di me? Non ti mancano le mie carezze, i miei sorrisi, quei vestitini che ti compravo e che ti piacevano tanto? Ho qui la tua foto con addosso il completo da camerierina. Eri così adorabile...
Non vorrei proprio che ti toccassero altri, perchè sono certo che nessuno sarebbe in grado di farlo con la gentilezza con cui lo facevo io.
Ma ora che aspetti il suo bambino non posso fare a meno di pensare come sarai radiosa con il pancione. Spero sia un maschio.
Non illuderti comunque che lascerò perdere così facilmente, ma il mio spettro si avventerà su di voi come fumo nero, come un gigante forsennato, e vi dilanierà nervo per nervo.
Avresti potuto rallegrarti per la morte di CQ, e alla fine scegliere tra lui e HH e lasciare vivere HH, ma hai preferito farti giustizia a modo tuo. Così mi rimarrà giusto qualche mese affinchè riesca a far vivere il tuo ricordo nelle generazioni successive.
Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell'arte. E questa é la sola immortalità che tu e io possiamo condividere, mia Lolita.
oltre 13 anni fa