Il gruppo è un errore

by inomera

quasi 13 anni fa

Istruzioni:
Scrivi un breve racconto che contenga la frase "Errori nelle dinamiche della decisione di gruppo". Allega al tuo testo un’immagine significativa.

“La Colonia dei Coloni. ”

I Coloni...

Stretti stretti alla capoccia / i pidocchi fan la doccia. - F. De André

Erano una colonia fantastica.
Non erano lì da molti giorni, nè erano molto numerosi.. ma il loro insediamento era stato un incredibile successo. Nel giro di una settimana avrebbero sicuramente colonizzato l'intero cranio!!

Il divertimento era all'ordine del giorno e le attività non mancavano mai. Improvvisavano altalene e gare di bici; organizzavano gite nelle zone più inesplorate; ballavano nei sabati sera più movimentati; con la bella stagione potevano allestire dei veri e propri solarium, si abbronzavano e godevano all'occasione di bagni termali; raramente, si arrischiavano anche nelle aree più esposte e vedevano film o leggevano libri.
Sapevano infatti che il segreto della loro sopravvivenza era la discrezione.
Per questo i padri fondatori avevano scelto una folta chioma di ricci biondi: la mimetizzazione era il punto di forza di ogni colonia con l'aspirazione di non soccombere prima del mese compiuto. Anche le regole di riproduzione erano molto rigide: non troppe uova in tempi brevi, altrimenti la testa dell'insediamento si sarebbe trasformata in un luogo ostile e inospitale. Non avevano ancora capito le dinamiche precise del Fenomeno, ma sapevano che un prelievo eccessivo di sangue dal terreno avrebbe provocato piogge acide e successive inondazioni schiumose sempre più frequenti, che avrebbero causato il completo sterminio della colonia. L'anziano del villaggio in passato era sopravvissuto a due cataclismi del genere, e i padri fondatori avevano tramandato ai coloni il Sommo Insegnamento: "Con l'inizio delle piogge acide la fine sarà prossima. Sola speranza di salvezza: la fuga immediata."

Ore ed ore ed ore erano trascorse in tranquillità e pace per la piccola colonia, ma quella quiete era giunta al termine.. Era il minuto ventottesimo dell'ora settima della giornata terza, quando dal cielo piombò il Forestiero.
I coloni avevano immediatamente capito che il Forestiero non era uno qualunque. Aveva un'aria inspiegabilmente importante e faceva discorsi sul capitalismo e sulla globalizzazione. Diceva che avrebbe portato la colonia al massimo splendore; che avrebbe creato un vero e proprio impero coloniale; che il nuovo mondo era lì fuori, pronto per essere esplorato ed invaso; che nel suo lungo viaggio aveva visto tante e tante ricchezze, pronte ad essere possedute dai primi avventurieri coraggiosi che le avessero desiderate. Il Forestiero sapeva far gola ai coloni, che non avevano mai pensato a che cosa volesse dire essere ricchi o potenti, ma che avevano capito che il Forestiero era uno importante, che di queste cose se ne intendeva, lui che aveva tanto viaggiato per boschi bruni, terre rosse e isole more.
Secondo il Forestiero bisognava intensificare gli accoppiamenti, provocando così l'aumento della densità demografica: bisognava essere tanti, e si doveva aumentare in fretta perchè il progetto di Impero potesse avere successo. Bisognava essere tanti e subito, e questo significava una sola cosa: sfruttare il territorio della colonia al massimo. Più sangue, dunque, e in tempi brevi.
I padri fondatori erano scettici: sapevano quale rischio avrebbe corso la colonia in caso di eccessiva Estrazione Sanguinifera dal suolo; ma allo stesso tempo vedevano quanto fosse l'entusiasmo dei coloni all'idea dell'Espansione.

Bisognava prendere una decisione. Ma come?
L'unica certezza era che la dinamica della scelta avrebbe dovuto coinvolgere l'intero gruppo dei coloni: furono indette le Votazioni.
Al minuto sedicesimo dell'ora seconda del giorno quarto, la Maggioranza dei coloni aveva votato a favore dell'Espansione. Immediatamente il Frestiero fu nominato Responsabile del Progetto: si diede avvio all’intensificazione delle Estrazioni Sanguinifere e furono moltiplicati i Centri di Deposizione Uova. Ma questi erano stati degli errori imperdonabili.. Erano stati imperdonabili Errori Nelle Dinamiche Della Decisione Di Gruppo, anche se i coloni ancora non lo sapevano.

Era il minuto ottavo dell'ora ventiduesima del giorno quarto, quando arrivò la notizia di un terremoto che aveva coinvolto l'intera area Nord-Est dell'insediamento. Dopo pochi minuti iniziarono le piogge acide. Fiumi di aceto scorrevano nella colonia, accompagnati da urla di disperazione. I più giovani fuggirono per mettersi in salvo, come appreso dal Sommo Insegnamento, ma la maggior parte dei coloni era troppo spaventata dal Salto nel Grande Vuoto per poter abbandonare la colonia. Ci furono tre inondazioni ravvicinate, prima dell’arrivo della Schiuma. Era bianca e densa proprio come si raccontava.. si espandeva in ogni fessura, soffocando ogni cosa. Nemmeno un respiro ci fu dopo il suo passaggio. La colonia era finita, con tutti i suoi abitanti. Nella chioma bionda solo silenzio.
Gli unici superstiti guardavano il campo di sterminio, da lontano.. il loro ultimo ricordo di quella notte tra il quarto e il quinto giorno è quello di un pettine a denti stretti, che trascina via le salme dei loro cari.

P.S.: Se vi siete grattati la testa almeno una volta dall’inizio del racconto, pensate a quanto sia potente il Fattore Psicologico..! ;)

2 Commenti

  • inomera [97 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Be'.. in tal caso diciamo che il Fattore Psicologico è "abbastanza" potente!!
    Grazie per il voto!! :)
  • Logan [2849 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Non mi sono grattato, ma confesso che ho sentito prurito.
    Lungo ma ben pensato: va premiato! ;)