Racconta Ernesto Che Guevara nei suoi diari giovanili che la Poderosa – la motocicletta con cui lui e l'amico Alberto Granado affrontarono un avventuroso viaggio attraverso l'America Latina – veniva riparata quasi tutti i giorni con il fil di ferro. Erano tempi migliori, sì: tempi di tecnologia permissiva, quando uno studente con un paio di pinze e un po' di fil di ferro poteva rattoppare un motore.

Seguendo l'esempio glorioso del Che, i guevaristi di oggi non possono esimersi dal cercare oggetti più moderni riparabili con la stessa tecnica, semplice e maschia. Io ci provo con la cuffia che uso per parlare su Skype e Second Life: come la moto del Che, anche lei mi porta lontano.