[…]in fin dei conti il pensiero, lo hanno già detto altri, o forse anch’io, è come un grosso filo arrotolato su se stesso, lento in alcuni punti, in altri stretto fino alla soffocazione e allo strangolamento, è qui, dentro la testa, ma è impossibile conoscerne l’estensione, bisognerebbe srotolarlo, tenderlo e infine misurarlo, ma questo, per quanto lo si tenti, o si finga di tentarlo, non si può fare da soli, senza aiuto, dev’esserci qualcuno che un giorno venga a dirti dove tagliare il cordone che lega l’uomo al suo ombelico, dove legare il pensiero alla sua causa.
— J. Saramago - Il Vangelo secondo Gesù Cristo

tornato dalle vacanze sto cercando il modo migliore per occupare le mie giornate prima che inizi l'università. libri, biciclettate e CCU. l'altro giorno mi sono imbattuto in questo libro. o meglio, l'ho acquistato più di un anno fa ma da quel momento è rimasto tranquillo sul mio comodino (esclusa la aprentesi di un mesetto in cui mia madre se n'è impossessata arricchendolo con le sue consuete sottolineature e orecchiette) in attesa del momento giusto per essere letto. bene, the time has come! stamattina ho deciso di mescolare la lettura a critical city svolgendo questa missione e aprendo il libro a caso mentre ero in biblioteca mi sono imbattuto in una frase che madre aveva a suo tempo apprezzato. non mi è rimasto che attivarmi, andare alla ricerca degli strumenti di lavoro e mettermi all'opera!