Istruzioni:
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- Non fare tanto la fanatica... potrebbe capitare anche a te -. Aveva la voce rotta dal dolore.
- Lo so, - dissi dolcemente. - E se dovesse succedere avrò bisogno di tutta la forza di cui dispongo. E del tuo aiuto.
Le mani di Sam incontrarono le mie, ma non si toccarono, separate com'erano dalla porta-schermo e dai guanti.

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Ma il mostro si prese nuovamente possesso di me.
I miei genitori potrebbero morire, mia sorella scomparire per sempre. Per questo DEVO continuare a contare.
Iniziai a non riuscire più a staccare gli occhi dal marcapiede. Inspiegabilmente, e in preda a uno strano e confuso presentimento, cominciai ad analizzare ogni centimetro quadrato di marciapiede che separava la casa dalla scuola. E COMINCIAI A CONTARE LE FESSURE.
Erano centinaia, esattamente 480. Esistevano quindi 480 possibilità che la mia povera, dolce mamma si rompesse la schiena. E la sola idea di vivere senza di lei, o immaginarla immobile a letto per il resto della vita mi terrorizzava.
Tutto ciò era semplicemente assurdo, e lo capivo bene, ma sapevo anche che chiunque mi vedesse impegnata a contare le fessure sul marciapiede in tutta tranquillità, doveva pensare che ci fosse in me qualcosa di preoccupante.
Chi mi vuol bene cominciò a pensare che io fossi molto strana, gli altri che io fossi semplicemente pazza.