Prospettiva Nevskij
by Caccola Spaziale - Storie di muchi
circa 11 anni fa
Fotografa la tua stanza dall'alto.
“Storia di Muchi 2- La casa”
13/09/2013
Fra quattro giorni parto.
Lascio la mia casa, l'animale mitologico detto "Il Sardo" e i miei gatti Mefis e Luigi.
Lascio la mia stanza per trovarne un'altra che mi accoglierà per due mesi.
Non so come sarà, non so cosa mi attende e questo non mi piace.
Non mi piacciono le cose imprevedibili.
Le novità mi sconvolgono sempre, anche se non mi reputo una persona che sta a guardare, anzi. Ho fatto cose che vuoi umani non potreste neanche immaginare (cit.).
Però sono fondamentalmente una persona da divano.
Amo la confortevole sicurezza del mio divano. Anche se magari è un po' sfondato. Anche se è un divano letto vecchissimo fatto di gommapiuma che se ti ci siedi per troppo tempo fa la conca a immagine e somiglianza del tuo fondoschiena.
Però ho tutto quello che posso mai desiderare nella mia vita:
a sinistra una libreria stracolma di libri alcuni dei quali mai letti (quelli del Sardo) e altri che rileggerei una marea di volte. Accanto a me ho Luigi che fa la sciocchina e reclama le coccole. Sopra, sul letto soppalcato, c'è Mefis appallottolato che, fra qualche ora, miagolerà, allungherà la zampa verso il basso e reclamerà coccole. Davanti a me c'è una parete stracolma di manga e dietro la mia testa (abbastanza distante da non darci capocciate) i miei cd preferiti. Sulle mie gambe c'è un pc che mi mette in contatto col mondo, che mi permette di vedere cose che non potrei mai vedere. Sempre davanti a me c'è il mio compagno che ascolta per l'ennesima volta una delle canzoni che ha composto e che ogni tanto si volta verso di me e quando mi sorride gli si formano queste rughettine stupende ai lati degli occhi e non posso far a meno di pensare che quando saremo vecchi sarà un nonno davvero bello.
Ho vissuto un sacco di avventure, ma la mia avventura più bella è sul mio divano.
Fra una settimana mi ritroverò qui a scrivere di nuovo e a mostrarvi la mia stanza per due mesi.
20/09/2013
Il punto della stanza in cui vivo non ha ancora il letto... non uno vero, almeno. E' un materasso ad aria che, francamente, è persino comodo. Ma tanto non ho problemi a dormire... dormo ovunque.
Una volta, in stazione a Zagabria, mi sono svegliata con accanto un omone grosso che russava... e io non mi ero accorta di nulla.
La casa è vuota, senza nulla ad abbellirla, nuova, ma al tempo stesso vecchia.
Sa di abbandonato, poco vissuto, ma d'altronde è così. Però, piano piano, ne prendo possesso, prendo possesso del mio piccolo spazio, ci ricreo la mia tana. Sarà il luogo in cui starò più tempo perchè alla fine, qui, ci lavorerò anche.
Però... mi sembra di stare in un limbo.
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Location
chicago
lat 41.8781136 long -87.6297982