In queste settimane sta andando tutto per il verso giusto.
Tante buone notizie, gioia per le piccole cose, e sto lavorando per preparare cose che mi piacciono con ritmi comunque abbastanza rilassati grazie alla stagione estiva.
...e poi arrivano le ciliegine sulla torta.
Ieri esco di casa per vedermi un film in un cinema all'aperta. In sella alla mia bicicletta attraverso la città, fermandomi su un ponte per un quarto d'ora buono a fissare i lampi che attraversano le nuvole. Lampi che continuano per tutta la sera, illuminando quasi a giorno il cielo come una luce stroboscopica.
Lampi di caldo? Temporale in arrivo?
Boh, comunque riesco a vedere tutto il film senza bagnarmi.
Mi preparo per la mezz'ora di pedalata verso casa, mentre attorno a me gli alberi sono piegati dal vento e le altre persone corrono verso le loro macchine.
Uragano in vista, per qualche secondo mi domando se fermarmi nel caso dovesse iniziare, oppure se accelerare con la speranza di arrivare a destinazione prima di essermi preso una broncopolmonite.
Invece no, nessun diluvio universale.
Ma una pioggerellina estiva, leggera e rinfrescante, quasi da film, inebriante.
Vestiti umidi, capelli bagnati, e un sorriso sulla faccia.
Ecco, sono cose come questa, le ciliegine sulla torta.

Per questa missione non volevo catturare "una luce" qualunque, i raggi del sole, un lampione...
Quando ho visto il riflesso di questa insegna, mi è sembrato qualcosa di particolare, qualcosa che valesse la pena catturare.
È un hotel vicino a casa mia, non ci ho dormito per ovvi motivi (abito a poche centinaia di metri), ma è da sempre stato un punto di riferimento: è sulla via principale del mio quartiere, la mia personale "via Gluck", il posto speciale che mi ricorderà la mia infanzia...
E quell'insegna, anche tra 10 o 50 anni, mi avviserà sempre che sono vicino a casa.