L'indice remoto

by alayne

oltre 11 anni fa

Istruzioni:
Disegna o fotografa la tua mano. Descrivi cosa ha toccato nel corso della sua vita.

“del sentirsi come Joyce”

disegni che hanno sedici anni

sinistra

destra

le persone che amo, le pagine con le mie citazioni preferite, le lentiggini che ho tentato di contare, con stupore, sui visi delle mie nipotine, casa mia, le lacrime di chi mi sta accanto, i libri che mi hanno aperto tanti mondi, la terra quando ha appena piovuto e quando sono scesa a Londra per la prima volta e l'aria era tutta diversa, i capelli, l'acqua, le scarpe che mi hanno portata da tante parti, le piante, le foglie, i colori, tutto quel verde, i cani, i gatti, gli animali e quel rondone che ho salvato giorni fa, la cucina, le spezie, i fogli, le tele da dipingere, i quadri, le biciclette rumorose, i sedili del treno e delle corriere quando andavo da qualcuno di importante, le persiane tirate per fare entrare la luce, la pelle mia e di altri, così come i corpi, le cose morbide, le lenzuola, il letto, il cuscino su cui riposa anche la mia testa, i tulipani, tutti i fiori, le rocce solide, il ghiaccio, altre mani, la polvere, Andrea Bosca a cui vorrei promettere eterno amore, alcuni castelli, i miei muri portanti - quelli veri e quelli che in realtà sono persone -, le posate, i piatti, le torte, la neve appena caduta, gli origami, le chiavi e le serrature, il mio viso, anche e soprattutto per nascondermi, i corridoi, le aule e le sedie che alla fine, nonostante tutto, mi hanno insegnato tanto, le maniche tirate, le porte aperte e chiuse, le cassette della posta, le cose ritrovate in cantina, l'autunno con le sue foglie - ma anche tutte le altre stagioni - e gli alberi.

e ancora non riesco ad arrendermi al pensiero che ci saranno cose che mai potrò toccare: le voci belle, le persone che non ci sono più, alcune parole che mi fanno piangere, le sensazioni, i pensieri, i sogni, le cose impalpabili che separano le persone - litigi, carenze, cose non dette - per eliminarle, i ritorni per spingerli e farli arrivare più in fretta, i grandi scrittori russi, le separazioni obbligatorie, per spingerle via il prima possibile, alcune giornate stupende, tutte le cose belle che mi sono state dette per stringerle forte, certi personaggi che appartengono solo al mondo dei libri o dei film, alcuni cuori, le cose che avrei voluto evitare che accadessero e la me di sedici anni fa e poterle dire che sì, alla fine andrà tutto bene.

niente, tutto questo per dire che ho trovato i disegni delle mie mani da bambina di sette anni e che, come sempre, ho scritto troppo.

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