Un giorno come tanti. Io e Caccapupu decidiamo di recarci in treno alla volta di Milano, alla riscoperta dello shopping, dell'afa da smog, della Milano da bere e del caffè a 2€.

Poche ore prima della partenza mi sovviene un'idea: approfittare della affollata stazione centrale per spargere in tutto il mondo tramite turisti ignari il nobile Verbo di CCU!

In poco tempo tutto è pronto: fogli di carta, penna, scotch.
Che Poisson d'avril sia.

E fu così che, registrati da una GoPro, in meno di mezz'ora applicammo tutti e cinque i cartelli cosi come l'istruzione prescriveva.

Ma non ci bastò.
Quel tremolio che ti scuote nell'attimo dell'affissione dell'effige, cosi vicino ad essere scoperto da uno sconosciuto magari ben più irritabile e forse anche ben più grosso di te, quell'istante in cui ti rendi conto di essere un po' tornato quel bambino teppistello che eri una manciata d'anni fa, quella minuscola ma reale gocciolina di adrenalina che entrava in circolo nel sangue in quel secondo.
Divenne una droga.

E così decidemmo di produrre ulteriori "pesci d'aprile", e di applicarne ancora e ancora. In pochi minuti, selezionando accuratamente i bersagli e correndo a destra e a manca tra binari e bar, giungemmo ad affiggere il doppio dei fogli richiesti.

Tutto ben filmato e documentato, direte.
Purtroppo, l'enorme punto debole delle GoPro è la mancanza di uno schermo in cui visualizzare i filmati girati.
Proprio per questo, tra una decina di video, mi resi conto che solo in 5 di essi si riusciva a distinguere il momento dell'affissione, o almeno capire che diavolo stavamo facendo. E, quasi per magia, quattro di essi erano stati girati dopo le prime cinque affissioni.

Meno male che sono ancora immaturo.